Il Dipartimento di Beni Culturali di Ravenna attiverà dal prossimo anno accademico una nuova laurea triennale dal titolo Società e culture del Mediterraneo: istituzioni, sicurezza, ambiente.

Il corso di studio formerà laureati in grado di affrontare una serie di nodi problematici al centro del mondo contemporaneo: coabitazione interculturale, processi d’integrazione, cittadinanza e diritti, cooperazione, salvaguardia e valorizzazione dei patrimoni culturali, uso sostenibile delle risorse e interazioni con l’ambiente, forme di organizzazione e di trasformazione sociale, dialogo interreligioso, rapporti economici con i mercati emergenti (mondo arabo, Africa Settentrionale, Africa Occidentale, Paesi dell’Est Europeo e dell’area balcanica), rapporti tra processo di integrazione europeo e sponda sud del Mediterraneo. Il progetto formativo si sviluppa su un fertile intreccio scientifico e didattico di competenze trasversali tra l’ambito storico-umanistico e quello giuridico, politologico, economico e delle scienze ambientali intercettando in questo modo le principali ‘anime’ del Campus di Ravenna.

“Il corso di laurea – ha sottolineato il prof. Luigi Canetti, direttore del Dipartimento di Beni Culturali – propone un percorso di studi fortemente interdisciplinare. Integra infatti le principali identità del Campus ravennate, quella dei Beni Culturali, quella di Giurisprudenza e quella di Scienze Ambientali. Siamo perciò di fronte a un importante segnale di consolidamento dei rapporti tra città e mondo universitario, di virtuosa interazione tra dimensione locale e apertura internazionale”.

“L’approvazione del corso di laurea da parte del Consiglio di amministrazione di Ateneo – ha sottolineato Ernesto Giuseppe Alfieri, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, componente del Cda di Ateneo – non era affatto un traguardo scontato, i progetti proposti erano infatti numerosi e tutti degni di attenzione. A pesare sul risultato positivo, certamente l’indiscutibile qualità e originalità della proposta elaborata dal Dipartimento della quale come consigliere ho fermamente sostenuto l’approvazione”.

Soddisfazione è stata espressa da Lanfranco Gualtieri, presidente di Fondazione Flaminia, che ha sottolineato come “il nuovo percorso formativo rappresenti un ulteriore tassello nell’ambito dell’impegno di Fondazione Flaminia a dare forte identità e caratterizzazione agli insegnamenti del Campus di Ravenna e inoltre sia espressione della nuova vitalità del Dipartimento di Beni Culturali che si è dimostrato capace di aggiungere con questo corso un nuovo elemento di attrazione e qualificazione del Campus”.

Il presidente Gualtieri ha espresso inoltre apprezzamento per i dati di iscrizione recentemente annunciati dalla presidente di Campus Elena Fabbri relativi alle lauree magistrali e alla presenza di studenti internazionali: “dati che premiano la scelta fatta da Fondazione Flaminia di puntare su ‘caratterizzazione’ e ‘internazionalizzazione’ dell’offerta formativa e che ci spronano a continuare su questa strada”. Secondo i numeri annunciati, crescono infatti gli studenti iscritti alle lauree magistrali con 1372 unità contro le 1264 di un anno fa nello stesso periodo; cresce inoltre il dato riferito alla presenza di studenti internazionali a Ravenna con 439 unità contro le 362 di un anno fa (+13,3%). Restano invece sotto osservazione i numeri relativi alle iscrizioni alle lauree triennali che non seguono il trend positivo dei corsi magistrali e su cui per questo Gualtieri ha detto di voler avviare una riflessione col Campus per capire quali interventi di promozione e orientamento mettere in campo per migliorare i risultati nei prossimi anni.