Partono sabato, 21 novembre, le Letture classensi, a cura dell’assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna e dell’Istituzione Biblioteca Classense, dedicate quest’anno al cinquantesimo numero della omonima e relativa monografia edita da Longo editore (fu nel 1968 che si decise di dare avvio alla pubblicazione delle Lecturae Dantis, oggi Letture classensi, le conferenze che ormai da molti anni i più illustri dantisti tenevano nella città di Ravenna). Tra lingua, storia e modernità, le Letture classensi costituiscono un momento altissimo di studio e di dialogo con la comunità scientifica internazionale, un prestigioso contributo ravennate nel solco di una tradizione secolare di lettura ed interpretazione.
In occasione del settimo centenario della morte del Sommo Poeta si è affidato il coordinamento scientifico delle Letture a Giuseppe Ledda, professore di Letteratura italiana all’Università di Bologna, membro del Consiglio Scientifico della Società Dantesca Italiana e del Comitato nazionale per le celebrazioni dantesche 2021. Il ciclo 2020 guarderà alla presenza dei maggiori studiosi, poeti, artisti ed intellettuali convenuti da tutto il mondo a Ravenna nel nome di Dante negli ultimi cinquant’anni. Sono previsti quattro appuntamenti, tutti on line alle 17.30 su vivadante.it e sulla pagina facebook Ravenna per Dante. Sarà il professor Ledda a tenere la prima conferenza sabato 21 novembre su “Gli studi danteschi internazionali nello specchio delle Letture classensi”. Sabato 28 novembre il linguista e filologo Luca Serianni approfondirà il tema “Le forme del testo: gli studi filologici, linguistici e retorici nelle Letture classensi”. Sabato 5 dicembre Natascia Tonelli, professoressa di Letteratura italiana che vanta lunghi periodi di ricerca al Warburg Institute di Londra e alla Harvard University, parlerà dei “Percorsi danteschi della modernità nelle Letture classensi”. Nell’ultimo appuntamento, sabato 12 dicembre, Elisa Brilli, esperta in linguistica, letteratura e filologia italiana, terrà una conferenza su “Dante e la storia: gli studi storici nelle Letture classensi”.