Un sentimento di amicizia tra i “suoi ragazzi” che rimane forte nonostante gli anni che passano. Il 28 settembre, nella data in cui avrebbe compiuto 68 anni, Ivano Gavella è stato ricordato con affetto da quelli che sono stati suoi giocatori e dirigenti, assieme alla moglie Meris e i figli Andrea e Beatrice.

È molto raro vedere, nel mondo dello sport, un gruppo così affiatato come la “Gavella’s band” che riprende il nome con cui venivano chiamate le sue squadre e, a 20 anni dalla sua scomparsa, tiene vivo il suo ricordo quasi quotidianamente.

Il ricordo del “baffo”, allenatore conosciutissimo nel mondo del calcio romagnolo, è ancora vivo nel cuore di tutti coloro che lo hanno incontrato apprezzandone le straordinarie doti di umanità che univa a indubbie qualità tecniche.

“Nel 20° anniversario della morte del mister, il 22 giugno, data tristissima, non abbiamo potuto fare il ritrovo perché c’era ancora un esteso rischio Covid – dice il coordinatore della “Gavella’s Band”, Valeriano Montuschi -Tutto è stato rimandato al giorno del suo compleanno. Grande è stata la commozione perché proprio oggi la nostra squadra ha perso Giovanni Brunelli, bandiera del calcio forlivese e direttore sportivo del settore giovanile del Faenza negli anni di Ivano allenatore”.

 

La “Tana del Lupo” dell’amico Daniele Zinzani “Zinzo” è stata ancora una volta la sede ideale per accogliere tanti ex di Ivano, nel Faenza calcio, soprattutto, vista la lunga militanza in biancoazzurro, ma anche di altre società.

Per una singolare coincidenza, Nevio Valdifiori, uno degli “allievi” prediletti di Gavella, ha diretto il suo primo allenamento al Faenza dove è tornato dopo 30 anni da una brillante stagione da calciatore, proprio sotto la guida di Ivano. 

 

“Il babbo vive nel nostro cuore– hanno detto la moglie Meris e i figli Andrea e Bice rivolgendosi al gruppo – ringraziamo tutti. So che in ognuno di voi vive un pezzettino di Ivano. Degni ambasciatori dei suoi valori”.