Dopo il successo della prima serata dedicata ai Parchi Nazionali del Gran Paradiso e d’Abruzzo, Lazio e Molise con la proiezione in esclusiva del filmato “100 anni insieme per la natura”, e alla storia degli Alpini con l’apprezzata relazione di Giuseppe “Bepi” Magrin, guida alpina militare, scrittore, alpinista e viaggiatore, la Festa della Montagna prosegue alla sala “Zanelli” del centro fieristico di viale Risorgimento. Il programma qui sarà di due serate, entrambe alle ore 21.

Senza confini tra roccia, storia e avventura

Giovedì 10 novembre con “Libero di concatenare” sarà protagonista Franco Nicolini, noto alpinista trentino, guida alpina, allenatore di sci alpinismo, che ha al suo attivo molte imprese tra cui le salite veloci agli Ottomila metri, e numerosi concatenamenti: tutte le 82 cime al di sopra dei 4000 metri delle Alpi; le 13 vette delle Ande sopra i 6500 metri; la via Dolomieu, scalata su 15 sommità della catena centrale del Brenta dove ha pure voluto rendere un omaggio alla memoria di Bruno Detassis, il mitico scalatore.

Nicolini che da dieci anni ha in gestione il rifugio Pedrotti alla Tosa, tra i più importanti e frequentati del gruppo del Brenta sulle Dolomiti parlerà anche dei 150 anni della SAT Società degli Alpinisti Tridentini, assieme alla presidente Anna Facchini, e dei 70 anni del Trento Film Festival Trento dove è stato presente con sue opere cinematografiche. Al Filmfestival è dedicata la mostra “Scalare il tempo” visitabile fino al 31 gennaio 2023 alle Gallerie di Piedicastello nel capoluogo trentino. Massimo Dorigoni, giornalista, scrittore e alpinista, socio accademico del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna), parlerà del suo ultimo racconto, dal titolo “Volevo solo accarezzare le nuvole”. Nicolini presentando due suoi recenti film selezionati al Festival, parlerà anche della kermesse cinematografica e dell’area turistica Andalo, Molveno, Fai della Paganella.

Senza confini tra sport e magia dell’immagine

Venerdì11 novembre sarà ospite il famoso campione di sci Manfred Moelgg, che ha concluso in primavera a 40 anni una lunga e prestigiosa carriera agonistica in azzurro. Ladino di San Vigilio di Marebbe, e fratello di Manuela, anche lei sciatrice alpina di alto livello, ha gareggiato per il Gruppo Sciatori delle Fiamme Gialle.

Specialista delle gare tecniche, Moelgg ha vinto tre medaglie ai Campionati del Mondo(un argento ad Are in speciale nel 2007 e due bronzi, a Garmisch-Partenkirchen in speciale nel 2011 e a Schladming in gigante nel 2013) e una Coppa del Mondo di slalom speciale nel 2008, quando fu quarto assoluto in classifica generale e terzo in quella di slalom gigante dimostrando grande continuità.Nel suo palmares 20 podi in Coppa del Mondo (3 vittorie tutte in slalom speciale, 7 secondi, 10 terzi posti), 14 in Coppa Europa (tre primi, sette secondi e quattro terzi posti).

Brillanti anche i risultati ai Campionati italiani con12 medaglie (6 ori, 4 argenti, 2 bronzi).

La serata sarà completata dalla presentazione del comprensorio Kronplatze del museo Lumen di fotografia di montagna che si trova in vetta al Plan de Corones.

L’ingresso a tutti gli eventi è libero

Mostra “Visione e Meraviglia”

In parallelo agli incontri, alla Galleria Comunale d’arte (Voltone della Molinella, 2) prosegue fino al 13 novembre (orari 10-12; 15-19) la mostra “Visione e meraviglia” organizzata da U.O.E.I. Faenza, con ingresso libero.

Un percorso a metà tra documentazione e interpretazione, una collettiva di diversi autori che, attraverso le loro opere, indagano il mondo della montagna.

Sono cinque gli artisti della collettiva. L’alpinista ravennate Luigi Dal Re con le sue opere continua a raccontare le montagne di cui mostra una profonda conoscenza, il fotografo faentinoIsacco Emiliani che porta l’esperienza da cui ha tratto un raffinato libro d’arte (editore NutsforLife), risultato dei suoi viaggi notturni negli angoli più incontaminati della Romagna in compagnia della sua macchina fotografica e del nonno Antonio PanzavoltaLo scultore Giorgio Palli ridà vita e forma a pezzi di legno che il caso gli ha fatto trovare. Ritrae paesaggi Marco Cavina, fotografo, grafico, collezionista e studioso di materiale fotografico che dagli anni ’80 approfondisce i retroscena tecnici e storici legati alle attrezzature fotografiche.La pittrice Tatiana Dobrodij che nelle sue creazioni cerca sempre di non usare un unico stile e sperimentare tecniche nuove, aggiungendo elementi naturali riuscendo a creare un effetto di meraviglia.

L’U.O.E.I. omaggia l’apprezzato fotoamatore Ivan Salaroli, di recente scomparso, esponendo alcuni suoi scatti e presenta una panoramica storica della Festa della Montagna.