4 spadisti Ravennati hanno partecipato ai Campionati Italiani Under 23 di Spada, nell’ordine Alessia Pizzini (10°), Martina Bombardi (37°), Manuele Merendi (47°), Lucia Mazzini(111°).

Alessia Pizzini dopo un girone costellato da sole vittorie, supera la Milanese Carra (15-6), la Ligure Navazzotti (15-12) e la Modenese Wirtz in tre assalti difficili, nonostante il risultato apparentemente di pieno vantaggio della Ravennate, difficoltoso specialmente l’assalto contro la Navazzotti, atleta dotata di impugnatura Francese e con  un repertorio arduo da interpretare. Arrivata nelle prime 16 del tabellone Pizzini si ferma contro la Casertana Kowalczyk, vincitrice del torneo, avversaria dotata di una superiorità fisica contro la quale al momento la Ravennate non ha ancora trovato il giusto rimedio.

Manuele Merendi, termina i gironi in 50° posizione con 4 vittorie e due sconfitte, supera il Piemontese Castaldi con il punteggio di 15-10 per poi fermarsi contro il Milanese Preziosi (suo ex compagno di sala a Ravenna)  in un assalto all’ultima stoccata con il punteggio di 13-12.

Martina Bombardi. Debuttante nella categoria U23, 19° dopo un girone eccellente con una sola sconfitta, supera la Bolognese Basile con il punteggio di 15-10 ma si ferma contro la Piemontese Buschini in un assalto ostico che non ha permesso alla Bombardi di sfruttare il suo repertorio.

Lucia Mazzini. Debuttante e ritornata in attività agonistica dopo un paio d’anni di pausa. Bene la prova della Ravennate, che supera i gironi con tre vittorie e tre sconfitte ed accede alle eliminatorie dirette fermandosi contro la Romana Sciara (arrivata 12° alla fine della competizione) in un assalto nel quale la Ravennate ha dato il meglio di se.

Finisce così, si ritorna a casa da una trasferta importante contenti per essere riusciti a mantenere in agonismo ben 4 atleti di questa categoria, in questi anni difficili per lo sport e contrassegnati da un drastico abbandono giovanile. Merito degli atleti, dei genitori e dei tecnici a cui facciamo i complimenti e ringraziamo sentitamente, oltre a fare i complimenti ai colleghi della Scherma Forlì per l’impeccabile macchina organizzativa.