In merito alle piante del Parco del Loto, non è passata ovviamente inosservata all’Amministrazione Comunale, la scarsa fioritura che quest’anno non ha impreziosito l’omonimo parco custodito nel tessuto urbano di Lugo.

Il Parco del Loto è stato istituito come “Area di Riequilibrio Ecologico” con una delibera del Consiglio provinciale nel 2011, su questo sito vigono norme stringenti che limitano gli interventi dell’ente gestore sullo spontaneo sviluppo delle essenze, a favore di un approccio votato ad un’ampia naturalizzazione”.

“In questi anni – spiega l’Amministrazione – abbiamo compreso che la fioritura del Loto è legata a un delicato equilibrio basato su fattori climatici e botanici che devono essere compresenti e non sempre, negli ultimi tempi, si sono verificati. Allo studio della situazione in loco, si è affiancata la ricerca di collaborazioni con altre associazioni che gestiscono siti con caratteristiche simili per mettere a punto interventi mirati, tra cui anche la scelta delle piante da integrare nel sito”.

Inoltre, è stato perfezionato nei mesi scorsi un primo accordo con l’Associazione di Ricerca e studio delle Scienze naturali “lestes” per lo sviluppo delle attività educative di matrice ambientale all’interno del Parco.

L’Amministrazione, viste le recenti dichiarazioni di disponibilità da parte di alcuni esperti del nostro territorio e tra questi il botanico Andrea Gallamini (nipote di colui che progetto il lago acquatico) è interessata ad un proficuo confronto per definire meglio gli interventi più opportuni da mettere in atto su questo particolare sito.