“Oggi all’inaugurazione dell’OMC, ora ribattezzato Med Energy Conference and Exhibition, al Pala de Andrè, Mingozzi ha voluto informare la cittadinanza che sarà presente con uno striscione di benvenuto lanciando, immaginiamo, anche degli “Osanna, osanna…”.

Michele De Pascale invece darà il meglio di sé nella sua attuale professione di sarto provetto (nessuno è bravo come lui nel taglio di nastri).

Perfetto, ci si vede lì, non vi lasceremo soli.

L’avevamo annunciato il 24 settembre rispondendo all’appello di Ravenna in Comune, ovviamente dall’altra parte della barricata, con le associazioni ambientaliste, a contestare l’evento.

Ma perché direte voi, e noi ve lo spieghiamo.

Cominciamo dai diritti umani. Di rinnovo in rinnovo Patrick Zaki è in carcere da un anno e mezzo, dal 7 febbraio 2020, e non si vede fine a questa vicenda. Ricordiamo a tutti che Patrick è uno studente dell’Università “Alma Mater” di Bologna, imprigionato in custodia cautelare in Egitto per un post su fb che gli viene contestato e che gli vale l’accusa di propaganda sovversiva su internet.

E poi Giulio Regeni, dottorando italiano dell’Università di Cambridge, rapito, torturato e ucciso al Cairo dai servizi segreti egiziani nel 2016.

Tutta l’Italia indignata, striscioni sui balconi dei palazzi delle istituzioni, ordini del giorno approvati, iniziative pubbliche (Ravenna compresa) e poi?

Il poi è che il nostro paese è fatto di real politik e soprattutto di affari e finanza.

Nel 2020 Fincantieri vende due fregate Fremm, “Spartaco Schergat” ed “Emilio Bianchi”, all’Egitto e all’orizzonte ci sono opzioni per altre quattro fregate, venti pattugliatori, 24 caccia Eurofighter e altrettanti addestratori M-346. Una partita da 10 miliardi di euro.

E poi c’è il gas, trovato dall’Eni nel mare egiziano, nel giacimento di Zhor. A rendere il tutto più chiaro c’è pure la sponsorizzazione da parte dell’azienda statale Fincantieri del salone militare Edex, un diretto sostegno alla politica di Al Sisi nel Mediterraneo.

Ops.. il gas e ENI.

Noi le equazioni  le sappiamo fare: per l’ENI l’Egitto conta tanto.

E a Ravenna quando dici Eni pensi subito PRI, difensore indefesso (su questo e sulla transizione ecologica la diatriba tra noi e i repubblicani ha costellato tutta la campagna elettorale), per tacere di tutti gli altri partiti che, improvvisamente, diventano timidi e impacciati (tranquillo Mingozzi, avranno notato il tuo iperattivismo in loro sostegno e il premio arriverà).

Ma ancor più grave è la “timidezza” del sindaco De Pascale, dato che rappresenta le istituzioni ravennati e che la stessa OMC ha preannunciato la sua presenza. Immaginiamo accoglierà anche  quest’anno con tutti gli onori il Ministro del Petrolio egiziano Tarek El-Molla.

E no cari signori, non si può essere precisi e diretti nella condanna durante le manifestazioni per i diritti umani e poi “smemorati” in queste occasioni. Ma siete abituati, del resto lo avete già fatto nelle edizioni del 2017 e nel 2019.

Stendiamo poi un pietoso velo  sulle chiacchiere che tutti partiti (centrodestra e centrosinistra uniti) e gli altri candidati a Sindaco fanno  in questi giorni  in campagna elettorale su ambiente, transizione ecologica e superamento del fossile.

Appunto solo chiacchiere, balbettii e parole gettate come fumo negli occhi. Ne abbiamo avuto la controprova il 24 settembre all’incontro dei candidati a Sindaco alla Rocca Brancaleone con Legambiente, Fridays For Future e Coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile”.

Perciò noi come Potere al Popolo di Ravenna, con i nostri candidati e il nostro candidato a Sindaco Santini Gianfranco, saremo fuori dagli spazi dell’OMC per dimostrare la nostra più totale contrarietà e invitiamo anche gli altri soggetti politici, le associazioni e la cittadinanza a fare altrettanto.”