Foto di repertorio

In questi giorni i nostri militanti hanno affisso tutti i manifesti della propaganda elettorale negli spazi appositamente predisposti dall’amministrazione comunale. Per chi non è avvezzo a questo tipo di attività diciamo che la cosa è una sorta di caccia al tesoro. Non è facile trovare i tabelloni dove piazzare i manifesti. Gli spazi, sparsi su tutto il territorio comunale, inclusi il forese e i lidi, sembrano essere stati scelti seguendo il criterio della minima visibilità. Angoli reconditi di appartati giardinetti, argini del fiume, isolati parcheggi, oppure nascosti da filari di alberi. Sembra che l’esigenza sia quella di fare in modo che il minor numero possibile di cittadini possa vedere i manifesti elettorali. Sembra che l’attività politica sia qualcosa di cui ci si debba vergognare, qualcosa che per i cittadini è meglio non fare, qualcosa da lasciare fare ai professionisti oppure, meglio, ai “tecnici” che si chiamino Monti oppure Draghi, e se sono anche banchieri danno maggiori garanzie.

In un mondo in cui tutto tende a essere mercificato, compresi il corpo umano e i sentimenti, anche le idee sono una merce e chi ha più forza economica ha anche più possibilità di vedere accettate le proprie.

L’affissione dei manifesti è un genere di propaganda in cui tutti hanno la stessa visibilità, coloro che non hanno un soldo, come noi, e coloro che inondano di spot a pagamento TV e social. Che sia questo il motivo per cui gli spazi per i manifesti vengono nascosti? Chi ha i capelli grigi ricorda tempi nei quali si potevano leggere le informazioni elettorali ovunque, anche in manifesti in piazza Kennedy o in via Corrado Ricci, tempi nei quali, nella nostra città, il dibattito politico e la partecipazione erano parte integrante del vivere sociale e coinvolgevano larghi strati della popolazione.

Ora chi ci governa può farlo solo grazie al progressivo disimpegno dei cittadini, delusi dall’agire di partiti che formalmente si dichiarano avversari, ma poi, alla prova dei fatti, praticano le stesse ricette, al punto che molti elettori giudicano addirittura inutile recarsi alle urne.

Potere al Popolo è altro, siamo fuori dal teatrino delle finte contrapposizioni e del pensiero unico, siamo orgogliosi di voler fare diversamente da ciò che hanno fatto le varie coalizioni che ci hanno governato negli ultimi decenni.

Nessuno si faccia illusioni, continueremo a proporre le nostre idee anche se siamo senza un soldo  e con l’ostilità della maggior parte dei mass media.