Il Partito democratico (prima firma Ottavia Soncini) interroga la giunta per sapere “quale fabbisogno di personale sanitario, dipendente e convenzionato, ritiene necessario da oggi al 2026 per la realizzazione della sanità territoriale di prossimità, quali azioni intende intraprendere per promuovere una programmazione formativa e il reclutamento del personale sanitario che tenga conto delle esigenze e delle specificità territoriali, e come intende sopperire alla carenza di medici di base e dipendenti delle Ausl”.

“L’emergenza sanitaria -ha sottolineato Soncini- ha ulteriormente evidenziato in Italia un’importante carenza di personale sanitario. C’è il rischio, visto il disagio della categoria, aggravato dalla stanchezza per la pressione legata alla pandemia, che 9mila medici di base vadano in pensione in anticipo, tra il 2022 e il 2023, senza un adeguato ricambio generazionale”.

“Fra le missioni definite nel Pnrr -ha poi evidenziato la consigliera- quella relativa alla salute prevede la costruzione di 1.350 case di comunità, 400 ospedali di comunità, 280 interventi digitali, 300 interventi di sostenibilità ospedaliera, oltre 4 miliardi per il parco tecnologico, 50 milioni per l’intelligenza artificiale e 520 milioni per la ricerca biomedicale. In Emilia-Romagna ci sono già 32 ospedali di comunità (e il Pnrr destina 68 milioni di euro per interventi che ne rafforzino le dotazioni e le apparecchiature) e 127 Case della salute, che rappresentano un quarto del totale nazionale, segno che la sanità di prossimità è da tempo per la Regione una scelta strategica. Con i 145 milioni del Pnrr, queste strutture, insieme a decine di nuova realizzazione, diventeranno Case della comunità in cui verrà svolta anche una parte significativa dell’attività dei medici di medicina generale, degli infermieri di comunità e della rete di supporto psicologico e sociale del territorio. Si prevede che in Regione si arriverà ad averne 160 e che le stesse saranno il punto di riferimento dei cittadini per il loro diritto alla salute. Però, non è ancora del tutto chiaro come si provvederà a coprire il necessario fabbisogno di personale sanitario”.

L’interrogazione è stata firmata anche da Palma Costi, Francesca Maletti, Manuela Rontini, Andrea Costa, Roberta Mori, Marcella Zappaterra, Stefano Caliandro, Pasquale Gerace, Matteo Daffadà, Nadia Rossi.