“Salviamo la Vena del Gesso”: oltre cento persone a formare la catena umana contro i nuovi permessi di scavo

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Oltre un centinaio di persone si sono radunate domenica pomeriggio a Sasso Letroso, sul picco di fronte alla Vena del Gesso, per protestare contro il progetto di espansione della cava presentato dalla Saint-Gobain. “Salviamo la vena del gesso” ripetono da oltre un anno le realtà che hanno sposato la campagna contro gli eventuali nuovi scavi che andrebbero a distruggere ulteriormente l’ambiente di Monte Tondo. Da 62 anni continua l’attività estrattiva all’interno della cava. Molte delle grotte del parco, che costituiscono una peculiarità unica a livello mondiale, sono state distrutte a causa dell’attività di estrazione. Da una parte la salvaguardia di un’ambiente, dall’altra l’interesse economico che coinvolge le comunità della Valle del Senio. Negli ultimi 20 anni non si è riusciti a trovare una soluzione, un progetto che riuscisse a soddisfare entrambe le esigenze. Ed oggi si attende di conoscere la risposta alla richiesta della Saint-Gobain di continuare a scavare.