“A partire da domani molti autotrasportatori non faranno partire i propri mezzi. Parliamo di imprenditori che per far quadrare i bilanci hanno calcolato che è più conveniente non effettuare trasporti, piuttosto che riempire i serbatoi degli autocarri senza nemmeno avere la copertura della spesa del carburante, il cui costo è schizzato a livelli insostenibili, oggi circa 2,30 euro al litro. Si tratta di una scelta individuale che non ha nulla a che vedere con proteste irresponsabili che abbiamo sempre condannato, ma che nasce solo dalla volontà di arginare le perdite e che anche diversi imprenditori aderenti a Ruote Libere adotteranno. Come associazione rispettiamo questa scelta e siamo vicini a tutti quegli autotrasportatori che si trovano davanti a un bivio drammatico per la loro vita lavorativa. Del resto non si può che rispettare questa decisione, perché nessuno può imporre a un imprenditore di lavorare in perdita o di mantenere in piedi una attività antieconomica. Riteniamo dunque molto grave la posizione assunta dalle associazioni aderenti ad Unatras le quali hanno addirittura invocato punizioni nei confronti di chi deciderà di non partire”. A parlare è la portavoce di Ruote Libere, Cinzia Franchini. “Guardando a quello che sta avvenendo in Europa ci auguriamo che a breve anche il Governo italiano intervenga sul costo del carburante riducendo le accise di almeno 30 centesimi – continua Cinzia Franchini -. Martedì prossimo l’incontro in programma con la viceministro Bellanova non può che portare a questo risultato e se così non fosse alle vecchie associazioni di rappresentanza non rimarrebbe che dedicarsi esclusivamente alla fornitura di servizi rinunciando a ogni velleità di tutela degli interessi di una categoria che oggi stanno contribuendo ad umiliare. In ogni caso, indipendentemente dal risultato del Tavolo di martedì, ci aspettiamo che i responsabili delle associazioni che si sono scagliati contro autotrasportatori in difficoltà e incapaci di continuare a far viaggiare i propri mezzi, si scusino”.