L’intensa voce poetica di Mariangela Gualtieri e la musica di Silvia Colasanti sono al centro del nuovo appuntamento del “Rossini Open” al Teatro Rossini di Lugo in programma sabato 5 novembre alle ore 20.30: in scena lo spettacolo È breve il tempo che resta”, con la stessa Mariangela Gualtieri come voce recitante e il Quartetto d’archi “I Concertini” della Filarmonica Toscanini e il percussionista Tommaso Salvadori alla parte musicale.

Si tratta di un moderno melologo in dodici parti che ha per tema lo scorrere del tempo, messo a punto durante i mesi del lockdown, in cui la poesia di Mariangela Gualtieri (storica fondatrice con Cesare Ronconi del Teatro Valdoca, autrice per Einaudi del recente L’incanto fonico. L’arte di dire la poesia) si sposa perfettamente con la musica della romana Silvia Colasanti (classe 1975), una delle compositrici italiane più attive in ambito internazionale.

“Con un’originale scrittura scenica – spiega Silvia Colasanti – sia attraverso la sola musica strumentale, sia nell’intreccio tra musica e parole, in cui i suoni introducono i versi, presagendone le atmosfere, li avvolgono o li commentano in un dialogo costante, È breve il tempo che resta racconta il trascorrere inesorabile del Tempo”. “C’è il Tempo della Pandemia – sottolinea Colasanti – presente in Novemarzoduemilaventi (data ahimè tristemente famosa), un invito a rallentare la corsa, a pensarci non solo come individui, ma come specie con un comune destino”. Seguono il Tempo dell’attenzione (brani Sii dolce e Perdonate), il Tempo della perdita (Alle piccole e grandi ombre) e così via, fino al Tempo della guerra in La strada per tornare e Voce appena dell’inviata.

“C’è un’assoluta sintonia fra i versi di Mariangela Gualtieri e la musica di Silvia Colasanti – dice dello spettacolo Elio de Capitani – musica fatta di grandi irruenze, con la capacità improvvisa di aprirsi a silenzi e respiri. Si addice ad esaltare o contrastare la poesia della Gualtieri che, allo stesso tempo, sembra rientrare in un universo speciale dove la musica dà quella misura di luce sia alla poesia sia a chi recita che personifica l’umana imperfezione”.

Info: 0545 38542 / info@teatrorossini.it – www.teatrorossini.it

Biografie

Mariangela Gualtieri

Nata a Cesena, si è laureata in architettura all’IUAV di Venezia e nel 1983 ha fondato con il regista Cesare Ronconi il Teatro Valdoca di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo.

Finora ha pubblicato diverse raccolte di poesie curandone successivamente anche letture ad alta voce in Italia e all’estero. Tra le più importanti ricordiamo: Antenata (Crocetti 1992), mentre per Einaudi ha pubblicato Fuoco centrale (2003), Senza polvere senza peso (2006), Bestia di gioia (2010), il testo teatrale Caino (2011), Le giovani parole (2015), Quando non morivo (2019); L’incanto fonico. L’arte di dire la poesia (2022); inoltre i testi teatrali: Caino (2011) e Paesaggio con fratello rotto (2021). È molto attiva in ambito culturale e svolge numerose attività pedagogiche, tra cui laboratori di scrittura e di lettura di poesie.

 

Silvia Colasanti

Formatasi al Conservatorio Santa Cecilia (studi anche con Fabio Vacchi, Wolfgang Rihm e Azio Corghi), si è imposta in numerosi concorsi nazionali e internazionali, mentre le sue composizioni sono eseguite nelle principali istituzioni musicali italiane e straniere. Per il teatro ha scritto melologhi interpretati da Maddalena Crippa, Sandro Lombardi, Ferdinando Bruni e Elio de Capitani. Dalla collaborazione con Mariangela Gualtieri nasce Dal paese dei rami; per il Festival dei Due Mondi di Spoleto crea Tre Risvegli (testo di Patrizia Cavalli, regia di Mario Martone); nel 2017 Requiem. Stringeranno nei pugni una cometaper le vittime del terremoto del Centro Italia, con la stessa Gualtieri, Monica Bacelli, Richard Galliano e l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Maxime Pascal.Ciò che resta debutta al Teatro La Fenice di Venezia dove era andato in scena Orfeo poi ripreso al Festival Monteverdi di Cremona e in Francia diretto da Claire Gibault con Natalie Dessay. Tra i recenti impegni: Oltre l’azzurro per i 600 anni della costruzione della Cupola del Brunelleschi (voce recitante di Massimo Popolizio) ed Esercizi per non dire addio per 2 violini e archi con Massimo e Alessandro Quarta per il Festival Stradivari a Cremona. Si ricorda la residenza appena conclusa presso La Toscanini, mentre la residenza presso l’Orchestra Verdi di Milano terminerà nel 2023 con la prima di Time’s cruel hand, interpretata da Maddalena Crippa. Ha ricevuto la nomina di Ufficiale della Repubblica da parte del Capo dello Stato.

QUARTETTO I CONCERTINI

Nato nel 2021, è uno dei tanti gruppi costituitosi all’interno della Filarmonica Arturo Toscanini i cui componenti, che hanno alle spalle una ricca carriera in ambito orchestrale e cameristico oltre ad una solida formazione individuale con prestigiosi insegnanti, sono accomunati dalla gioia di suonare insieme e desiderosi di condividere con il pubblico le bellezze del repertorio. In questo anno, hanno scoperto una forte intesa che li ha portati ad affrontare autori e programmi che, oltre ai grandi capolavori per quartetto d’archi, comprendono autori meno noti o percorsi musicali inediti, come il raffinatissimo programma È breve il tempo che resta con musiche di Silvia Colasanti e i testi di Mariangela Gualtieri.