Pro loco, visite guidate, giardini segreti, Sandro Bassi foto Stefano Tedioli

Sarà dedicata a Romolo Liverani in città, dopo l’anticipazione di Villa Rotonda tenutasi ad inizio ottobre, la prossima visita guidata della Pro Loco Faenza, sabato 26 novembre dalle 15 in poi. 

Ricorrono infatti quest’anno i 150 anni dalla morte del grande scenografo e decoratore faentino, tanto dotato artisticamente quanto sfortunato umanamente e soprattutto economicamente tant’è che nonostante la sfolgorante carriera nei teatri di mezza Italia, concluse la sua vita nella più totale indigenza.

Pittore “romanticamente estroso” come recita la lapide funeraria nella sua modesta tomba all’Osservanza, Liverani era figlio d’arte – il padre, Gaspare, era macchinista del Teatro Masini – e, nel 1824, a soli 15 anni, era  già acclamato come brillante, precocissimo scenografo nei teatri di Faenza, Ravenna, Lugo e Senigallia. 

Con il fratello maggiore Antonio, più organizzato da un punto di vista imprenditoriale anche se meno fantasioso, approntò una sorta di “bottega itinerante” che ripercorse in qualche modo i fasti di quella di Felice Giani di mezzo secolo prima, decorando soffitti e pareti di dimore urbane o di ville, di chiese e di palazzi, sempre con occhio “da scenografo” capacissimo di enfatizzare, dilatare, inquadrare, in senso teatrale, certi dettagli.

La visita non potrà esaminare il lavoro strettamente professionale di Liverani – peraltro in passate occasioni ci si è soffermati sui suoi fondali prospettici dipinti per il teatro interno dell’Istituto “Emiliani” di Fognano, su quelli per il teatrino di Villa Gessi a Sarna ora conservati nell’atrio del Masini e peraltro il grande telerio da “Venerdì Santo” per la chiesa di Santa Maria dell’Angelo verrà esposto a cura del Museo Diocesano già dal prossimo marzo – ma andrà in luoghi privati cittadini dove comunque emerge l’estro lirico di Liverani che non è mai pittore fine a se stesso, o documentario, o di pura “veduta”, ma sempre con il cuore e l’occhio dello scenografo.

In particolare, grazie alla cortesia dei rispettivi proprietari, Pro Loco accompagnerà in uno scalone monumentale decorato a tempera sulle pareti con paesaggi di Faenza e degli immediati dintorni, in una casa d’abitazione dove risplende l’atrio, dipinto fino all’ultimo centimetro da Romolo con un collaboratore (probabilmente Adriano Baldini) che aggiunse composizioni di fiori a mo’ di natura morta e infine in uno studio di architettura con decorazioni a grottesche attribuibili al fratello Antonio e riquadri paesaggistici, invece, squisitamente suoi.         

Si ringraziano i proprietari e il Comune di Faenza per la cortese concessione all’accesso.        

E’ richiesto un contributo destinato a fini culturali di 5 euro; 3 euro per i soci Pro Loco Faenza.

Ritrovo ore 15.00 Pro Loco, Voltone Molinella.

Prenotazione obbligatoria, posti limitati.