Il ristorante La Campaza di Fosso Ghiaia, fondato nel 1982, è oggi uno dei locali per ristorazione più grandi d’Italia, con circa 1200 coperti.

Proprio le particolari dimensioni del locale (a cui lavorano decine di persone) hanno spinto la proprietà ad affrontare l’emergenza Coronavirus con una serie di norme e di iniziative che cercano di andare oltre le già chiare indicazioni di legge. E innanzitutto a garantire distanze di almeno un metro non solo fra un tavolo e l’altro, ma anche fra gli avventori dello stesso tavolo.

Dopo di che, un circolare interna distribuita a tutto il personale a partire dallo scorso 4 marzo comprende una serie di misure a tutela sia del cliente che del personale stesso (in particolare dei camerieri, che sono gli operatori a più stretto contatto con la clientela).

Queste le indicazioni previste dalla circolare:

  • verificare costantemente la presenza nei servizi igienici dei locali del sapone liquido e del gel a base alcolica per lavarsi le mani. Nel caso le scorte fossero non sufficienti, gli stessi collaboratori dovranno segnalarlo prontamente alla direzione, al fine di provvedere tempestivamente alla fornitura.
  • Pulire in modo molto accurato e con adeguati prodotti igienizzanti i locali, gli arredi e in particolare le superfici utilizzate durante il servizio di somministrazione.
  • Sanificare con frequenza sia le maniglie della porta d’ingresso che il posse, ovvero gli elementi fisici che il cliente tocca più facilmente.
  • Al ricevimento dei clienti all’ingresso del locale evitare il contatto fisico, mantenendo una distanza adeguata durante il tragitto che si percorre accompagnando ai tavoli, privilegiando quelli più distanti fra loro e possibilmente di dimensioni maggiori rispetto a quelle normalmente utilizzate per il nr di persone che si fanno accomodare. Mantenere comunque sempre la distanza minima di un metro fra le persone
  • Igienizzare i menù che vengono ritirati dai tavoli, in quanto rappresentano gli unici oggetti che vengono “riutilizzati” passando di mano fra clienti.
  • Intensificare le procedure di igienizzazione del “menage” che viene portato al tavolo per il condimento delle pietanze.
  • Verificare la disponibilità di salviette igienizzanti; i clienti dovranno poterle utilizzare su richiesta in aggiunta al gel presente nei servizi igienici.
  • Mantenere, quanto più possibile, una distanza adeguata durante la presa dell’ordinazione ed il servizio al tavolo.
  • Prediligere il pagamento del conto alla cassa, al fine di evitare il contatto con banconote.

Ma il momento è inevitabilmente critico, e La Campaza ha pensato anche a tutti quei clienti (più o meno affezionati) che in queste settimane decidessero di non frequentare il locale.

A partire da questa settimana, sulla pagina facebook della Campaza, verranno allora postati con frequenza bisettimanale alcuni video che avranno per protagonisti lo chef del locale, Marco Iacullo, e la pasticcera Oksana Hihlava. “Cercheremo di raccontare a chi vorrà collegarsi una serie di consigli su come preparare piatti saporiti utilizzando gli ingredienti quotidiani di una ‘normale’ cucina” – racconta Iacullo – “ovvero come poter mangiare bene, quasi fossero al ristorante, anche se sono limitati agli spostamenti (per età o per condizioni particolarmente debilitanti, come previsto dalle recenti indicazioni governative)”.

“Abbiamo cercato di mettere in pista misure concrete nei confronti di chi frequenta il nostro locale e di chi ci lavora” – spiega Gilles Donzellini, figlio dei fondatori Fausto e Piera e attuale direttore generale del Gruppo – “ma anche di avere un occhio di riguardo nei confronti di quella clientela che in queste settimane è comprensibilmente dissuasa dal frequentare i ristoranti, soprattutto le persone anziane o più deboli. Abbiamo ormai capito che purtroppo l’emergenza non passerà in fretta: cerchiamo allora di proporre comportamenti consapevoli, per rassicurare chi ci frequenta e stare vicini alla nostra clientela, anche se in questi giorni resta chiusa in casa”.