Prosegue e si allarga, coinvolgendo anche il territorio di Brisighella, l’iniziativa promossa da Coldiretti Ravenna per richiedere “un vero processo partecipativo, trasparente e condiviso a sostegno dell’iter di candidatura a riserva Unesco del Parco della Vena del Gesso Romagnola.

Dopo aver raccolto oltre 300 firme in poche ore a Casola Valsenio, domani, 1 febbraio, agricoltori, cittadini e imprese saranno in piazza Carducci a Brisighella (dalle ore 8 alle ore 13) per informare e sensibilizzare la comunità locale in merito alle criticità sinora evidenziate dal percorso di candidatura, viziato a detta di Coldiretti “da scarsa trasparenza, informazione pressoché nulla e mancato coinvolgimento del territorio”.

Con queste iniziative pubbliche, Coldiretti Ravenna cerca di sopperire per quanto possibile alla lacunosa attività di informazione attuata sinora dagli enti pubblici che hanno gestito l’iter di candidatura: “Un passaggio storico tanto importante per il Parco della Vena del Gesso, ossia la costituzione della riserva Unesco, elemento di sicura promozione, salvaguardia e crescita dell’intero territorio dell’alta collina faentina – commenta Coldiretti – non può essere fatto al buio, senza coinvolgere il territorio stesso, le comunità locali e le persone che negli anni si sono spese e hanno contribuito a tutelare e valorizzare l’ambiente e il paesaggio. E invece, purtroppo – prosegue l’Organizzazione agricola – ci ritroviamo con un dossier ufficiale di candidatura mai condiviso e consegnato, sia alle Associazioni che ai proprietari delle aree che insistono sul Parco e agli agricoltori, coloro che, lo ripetiamo, nel tempo hanno contribuito più di tutti alla tutela del territorio, prevenendone e impedendone il dissesto, rendendolo dunque migliore rispetto al passato.

Secondo Coldiretti, dunque, le lacune legate alla divulgazione delle informazioni, ma soprattutto il mancato coinvolgimento dei soggetti direttamente interessati, è una criticità cui va posto subito rimedio rendendo, sulla base anche dei dettati della stessa Unesco, il percorso di candidatura e il collegato ‘Piano Territoriale del Parco’, finalmente “aperto, trasparente e condiviso”, caratteristiche queste – conclude Coldiretti – “che certamente potrebbero migliorare l’efficacia dell’intero progetto massimizzandone i benefici per le comunità locali coinvolte”.