A partire dall’anno scolastico 2027/28 la scuola media Damiano sarà interamente trasferita nell’edificio che attualmente ospita le elementari Mordani, mentre queste ultime avranno la loro nuova sede nel plesso in cui si trovano le medie Guido Novello, sufficientemente capiente sia per gli alunni delle elementari che per quelli delle medie.

Il nuovo assetto è stato deciso dall’Amministrazione comunale al termine di un percorso di analisi e approfondimento avviato a partire da due premesse imprescindibili: da una parte la scadenza ad agosto 2027 del contratto di affitto dell’edificio di via Ghiselli (che attualmente ospita la media Damiano); dall’altra il fenomeno della denatalità che sta provocando una riduzione progressiva dei bambini e delle bambine e la conseguente disponibilità di spazi vuoti in alcuni plessi, condizione che in questo momento storico non renderebbe lungimirante né quindi opportuna la scelta di acquisire nuovi immobili da destinare a scuole.

Poste queste premesse, gli obiettivi che si volevano perseguire erano quelli del mantenimento della capillarità dell’offerta scolastica e della qualità dei servizi che caratterizzano da sempre il territorio, e quindi la permanenza dei dieci istituti comprensivi, con la salvaguardia dei posti di lavoro ad essi collegati, e dell’unitarietà dei plessi, garanzia peraltro di prosecuzione dei progetti didattici portati avanti dai corpi docenti.

“Al termine di un ragionamento che è stato molto complesso – dichiara l’assessora alla Scuola Francesca Impellizzeri – perché ha dovuto appunto tenere insieme tali premesse e tali obiettivi, ma che doveva concludersi entro un tempo utile all’organizzazione degli open day e a consentire alle famiglie di ponderare adeguatamente le proprie scelte future, si è arrivati a questa decisione, che siamo convinti rappresenti un punto di equilibrio importante tra le diverse e importantissime esigenze.

Con questa operazione andiamo a ridisegnare la rete scolastica del centro città cercando un assetto che offra garanzie di tenuta sul lungo periodo a fronte di un calo demografico già in atto e che nei prossimi anni, se non affrontato con scelte anche forti, metterebbe in seria crisi la sopravvivenza di diversi plessi. Lo facciamo mantenendo la continuità dei servizi offerti, valorizzando il centro storico, salvaguardando l’attuale numero di autonomie scolastiche e dunque di posti di lavoro, qualificando l’attrattività delle elementari del centro storico, favorendone l’accessibilità”.