“Si fanno sempre più insistenti le voci che dicono che il rigassificatore di Piombino verrà trasferito a Ravenna. Al momento l’unica cosa certa è che il rigassificatore toscano resterà nel Tirreno solo 3 anni, per poi trasferirsi in Adriatico, come sostiene il Presidente della Regione Toscana. Ma tutte le voci parlano di Punta Marina, dove entrerà già in funzione un altro rigassificatore, nel 2025 e, peraltro, lo stesso Bonaccini è sempre parso entusiasta di avere 2 rigassificatori a Ravenna, puntando a fare della nostra regione un hub fossile nazionale o addirittura europeo.

Siamo ora in attesa di una posizione, si spera chiara, della nuova segretaria superambientalista del PD Elly Schlein, che prima o poi dovrà iniziare a mettere un pratica quello che dice. Chissà se anche lei ha sposato la causa dei combustibili fossili…

L’Italia deve diventare un hub del gas o abbandonare gradualmente il fossile per le rinnovabili?

Ormai l’inverno 2022/2023 è passato e l’emergenza gas si è rivelata una bufala.

Oggi di gas addirittura ne esportiamo e i tre rigassificatori già esistenti, a Panigaglia in Liguria, a Livorno e a Porto Viro, in Veneto, non lavorano a pieno ritmo. Sarà stato l’inverno mite, sarà che ci siamo riempiti di metano, sarà che abbiamo prodotto energia anche con altre fonti, ma ce l’abbiamo fatta tranquillamente senza i previsti rigassificatori di Piombino e Ravenna e viene da chiedersi a cosa serviranno per 25 anni! È notizia di questi giorni, infatti, che anche la Germania probabilmente si troverà con una capacità di rigassificazione superiore alle reali necessità.

È interessante anche la posizione dei 5 stelle. Contrari al secondo rigassificatore di Ravenna in Regione, ma favorevoli al primo in Comune a Ravenna. Saranno favorevoli se si trova un altro sito?

Ed è singolare anche lo stupore del Sindaco di Ravenna De Pascale, che apprende dalla stampa del secondo rigassificatore dopo che si era detto patriota entusiasta per il primo e schierato con Bonaccini per il secondo?

Intanto una cosa è certa, l’Italia ha aumentato le esportazioni del 197% rispetto al 2021 ed ENI, vero decisore politico in Italia e in Emilia-Romagna, ha chiuso il 2022 con 13,3 miliardi di utile. Occhio che Tabarelli, di Nomisma Energia, a Ravenna ne vorrebbe addirittura quattro…”

Gian Luca Baldrati

coportavoce Verdi / Europa Verde Provincia di Ravenna

Paolo Galletti

coportavoce Verdi / Europa Verde Emilia-Romagna