Riforma balneari. Rustignoli (Coop. Spiagge): “Legge deludente. Le promesse erano diverse”

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Imprenditori delusi dalla riforma delle concessioni balneari varata dal governo. Una riforma, al momento, a metà. Sarà necessario un aggiornamento nel 2025 per completare tutti gli aspetti legati agli indennizzi nei confronti delle imprese balneari. Per sottostare alla direttiva Bolkestein, le aste pubbliche dovranno partire entro l’estate del 2027. I bandi dovranno indicare la durata della nuova concessione, da 5 a massimo 20 anni, e il valore degli investimenti non ammortizzati. Nella redazione dei bandi, i Comuni dovranno favorire i partecipanti che presenteranno progetti di miglioramento in termini di accessibilità alle persone disabili, di politiche sociali e ambientali, nonché di servizi che valorizzino le specificità culturali, folkloristiche ed enogastronomiche del territorio. Tuttavia è ancora da definire come si svolgeranno le aste.