“Nel nostro comunicato del 1 febbraio 2023 denunciavamo la situazione disastrosa del sistema cultura a Lugo, soldi sprecati in eventi dove non si palesa nessuno, autoreferenzialità, provincialità e mancanza di programmazione.

La giunta con un avviso pubblico messo sul sito web del Comune il 20/03/2023 ci conferma ancora tutto ciò. Questo avviso con relativo bando avrebbe come fine di organizzare gli eventi culturali dando la possibilità di finanziare i progetti validi (fino ad un massimo di 15.000€) le domande si possono presentare fino ad al 5 aprile 2023. Gli eventi quindi riguardano il 2024? No tutto questo giro di apparente regolarità e burocrazia lo si fa per l’anno in corso il 2023 e precisamente per eventi che dovrebbero svolgersi tra aprile e novembre.

Il Comune, l’Assessore o chiunque sappia di cosa parla ci dovrebbe spiegare come si fanno ad organizzare eventi culturali di qualità con tempi di progettazione così scarsi? Il buco preso con la Biennale non ha insegnato nulla? Le associazioni, le fondazioni e le aziende serie programmano l’anno prima per il dopo. Il bando si contraddice da solo perché se il termine è il 5 aprile 2023 come si fa a produrre un evento nel mese stesso, come dice l’avviso? Il Comune di Lugo lo stesso mese di aprile lo userà per valutare i progetti e dare risposta.

Ancora una volta la Giunta si copre di ridicolo, ma noi non pensiamo che sia dovuto a sbadataggine o disorganizzazione, crediamo che a un anno dalle elezioni si voglia mascherare con una parvenza di regole una distribuzione di denaro alle associazioni “amiche” della maggioranza in Giunta. In questo modo si escludono di fatto le associazioni o organizzazioni serie che progettano gli eventi l’anno prima per il dopo e che hanno necessità di fissare date per gli artisti che devono esibirsi a Lugo. Ancora una volta allontaneremo chi sa fare con intelligenza e capacità per mediocri amici di amici.

Lugo città degli Amici, sembra l’unica coerenza nella politica di gestione del nostro Comune, stiamo andando moralmente sempre più in basso, la cittadinanza si è arresa e non reagisce più alle tante carenze dell’amministrazione, all’incompetenza passata come eccellenza, alle consulte ormai svuotate dalla partecipazione pubblica. L’omertà, il silenzio sono le uniche pratiche esercitate dai cittadini e in larga parte dalle opposizioni politiche, non disturbare il potere locale per non essere disturbati.”

Rifondazione Comunista

Villa San Martino