Capace di intendere e volere, ma ha anche chiamato subito i soccorsi, tentato di rianimare la moglie, ha immediatamente confessato e ha collaborato per agevolare il processo e ha messo il proprio patrimonio a disposizione delle figlie. Queste le motivazioni della sentenza che ha condannato Riccardo Pondi, incensurato, a 24 anni per l’omicidio della moglie Elisa Bravi. Secondo i giudici, il massimo della pena, considerando appunto il quadro generale. L’accusa per Pondi aveva invece chiesto l’ergastolo.
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