“Siamo consapevoli che la categoria tutta sta affrontando un periodo di estrema difficoltà, aggravata ancor più dalla mancanza di certezze e dall’assenza del commercio su aree pubbliche dal dibattito governativo: anche nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri appena pubblicato manca un esplicito riferimento al settore dei mercati, che si desume possa accompagnarsi alla riapertura del commercio al dettaglio, previsto per il prossimo 18 maggio. Ma con quali regole? Quali certezze?” afferma ANVA-CONFESERCENTI della Provincia di Ravenna.

“Su questo fronte ANVA-Confesercenti sta lavorando su tutti i livelli per garantire piena fruibilità dei mercati ed operatività alle imprese, nel rispetto delle condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza. Ci stiamo muovendo d’anticipo coinvolgendo i Comuni con piani per la riapertura dei mercati, che al momento riguardano il solo settore alimentare, ma la cui organizzazione potrà poi essere adeguata e presa a modello per la ripartenza di tutti i mercati nel loro complesso. Si tratta di ripensare le modalità organizzative, la circoscrizione delle aree, il controllo degli accessi, il distanziamento sociale. Procedure del tutto nuove che vanno strutturate per garantire sicurezza e serenità alla clientela senza pesare ulteriormente sulle spalle degli operatori già provati. Modalità che vanno concertate con le Amministrazioni, area per area, mercato per mercato; un lavoro sotto traccia ma continuo, a cui stiamo lavorando e su cui vediamo però già qualche frutto: la scorsa settimana alcuni mercati alimentari sono ripartiti, ne seguiranno progressivamente altri.

Nello specifico abbiamo chiesto ai Comuni:

  • l’esenzione dei versamenti TOSAP/COSAP di 6 mesi a partire dalla data di riattivazione dei singoli mercati e, all’interno degli stessi, dei diversi settori, nonché una rimodulazione della TARI;
  • c’è inoltre la necessità che TOSAP/COSAP e TARI non vengano richieste per le giornate di sospensione dei mercati, e che le giornate già corrisposte e non fruite dagli operatori a causa della sospensione vengano conguagliate;
  • che i servizi di allestimento/disallestimento delle recinzioni vengano presi in carico dai Comuni, così come il servizio di vigilanza, e la predisposizione di bagni chimici nelle aree dove non sono presenti bagni pubblici;
  • che, laddove i mercati alimentari non siano stati, a torto, ancora autorizzati, si proceda senza esitazioni alla riapertura, perché la priorità in questo momento è il lavoro, per tutti;
  • che gli operatori fioristi e florovivaisti su area pubblica siano autorizzati ad operare unitamente al settore alimentare: si tratta infatti di attività che hanno urgente necessità di operare, visto il periodo stagionale in cui si concentra buona parte della loro attività annuale. In alcuni comuni questa possibilità, grazie alla disponibilità degli amministratori, è già certezza;
  • che vengano identificate delle aree, ad hoc od all’interno dei mercati alimentari, per la partecipazione per gli operatori titolari di posteggio isolato alimentare, che al momento non possono operare, fino allo sblocco della loro attività” conclude ANVA-CONFESERCENTI.