L’Assemblea legislativa ha approvato il progetto di legge che detta nuove regole in materia di esercizio e salvaguardia dell’apicoltura e, più in generale, a tutela della salute delle api e degli insetti impollinatori in Emilia-Romagna, di cui sono relatori, rispettivamente di maggioranza e di minoranza, Luciana Serri (Pd) e Matteo Rancan (Ln). Hanno votato a favore Pd, Si, Silvia Prodi (Misto), Ln, Fi, Fdi e Michele Facci (Misto-Mns), mentre si è astenuto il M5s.

La proposta di legge – ha spiegato la relatrice dem Luciana Serri – ha l’obiettivo di disciplinare in modo innovativo l’allevamento e la tutela delle api sia con attenzione all’aspetto economico-produttivo sia con attenzione all’aspetto ambientale (salvaguardia della biodiversità). La proposta legislativa – ha evidenziato la consigliera – è frutto di lunga e attenta concertazione e la Regione, per la corretta applicazione nonché il monitoraggio delle nuove norme, si avvarrà della Banca dati apistica e del Tavolo apistico regionale, che avrà funzioni tecnico-consultive. Fra le finalità del progetto di legge, l’esponente del Pd ha ricordato: la promozione dell’apicoltura; la formazione dell’apicoltore; l’adozione di misure di difesa igienico-sanitarie e di contrasto al fenomeno dello spopolamento degli alveari e della moria delle api, in particolare tramite il contenimento dell’uso dei fitofarmaci; la tutela della popolazione apistica e della biodiversità della specie, in particolare preservando dal rischio di ibridazione l’ecotipo emiliano-romagnolo della sottospecie Apis mellifera ligustica (ape italiana); la tutela degli insetti impollinatori, fondamentali per le coltivazioni agricole e vegetali. Nel progetto di legge – ha sottolineato la relatrice – si chiariscono anche le attività di controllo, vigilanza e sanzioni che verranno attuate per limitare la selezione e l’allevamento di api appartenenti a specie diverse dalla Ligustica. Grazie alla nuova disciplina – ha concluso Luciana Serri – si aprirà una nuova stagione agronomica nella nostra regione all’insegna della sostenibilità ambientale e della salvaguardia della biodiversità. In chiusura d’intervento, la relatrice ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno bipartisan – sottoscritto da Pd, Si, Prodi (Misto), Ln, Facci (Misto-Mns) e Fdi – in cui si invita l’esecutivo regionale, in particolare, ad aprire un confronto con le Università regionali e l’Ufficio scolastico regionale affinché si progettino e si realizzino percorsi formativi dedicati all’apicoltura. L’atto d’indirizzo è stato approvato.

Matteo Rancan (Ln), relatore di minoranza, ha evidenziato come il percorso legislativo sia stato ampiamente con gli stakeholders proprio in considerazione della rilevanza che il settore apistico riveste non solo in termini produttivi, occupazionali ed economici, ma anche per l’agricoltura e l’ambiente. Riguardo all’aspetto occupazionale, il leghista ha ricordato come negli ultimi anni l’apicoltura abbia registrato un costante aumento di giovani e di donne. Ora – ha concluso Rancan – l’attenzione si sposta sulla fase applicativa delle nuove norme, sull’efficacia del sistema dei controlli per la tutela dell’ape Ligustica e, più in generale, sulla valutazione dell’efficacia complessiva della legge.

Giancarlo Tagliaferri (Fdi), nel ricordare come anche in Emilia-Romagna i cambiamenti climatici e l’inquinamento ambientale stiano mettendo a rischio in modo preoccupante la salute e la vita delle api, veri e propri biosensori ecologici, determinando un calo della produzione di miele e, di conseguenza, una contrazione del fatturo del comparto, ha evidenziato come la proposta di legge vada nella direzione di imprimere un innovativo e integrale cambio di rotta.

Silvia Piccinini (M5s) ha sottolineato come nella nostra regione la principale minaccia per la salute delle api sia costituita dall’agricoltura intensiva, impattante per l’ambiente a causa del massiccio uso di fitofarmaci, e dall’inquinamento prodotto dal trasporto su gomma, per limitare il quale – a suo avviso – la Regione sarebbe poco incisiva. Inoltre, in merito alle azioni previste dalla legge per la tutela della specie Ligustica, la capogruppo dei 5 stelle ha criticato la formulazione dell’articolo 7, a suo avviso blando nel contrasto all’ibridazione di questa sottospecie autoctona. Infine, la pentastellata ha illustrato una serie di emendamenti, tesi a rafforzare il divieto d’uso di pesticidi ed erbicidi, specie il glifosato, in agricoltura, e di ordini del giorno, finalizzati a rafforzare la tutela dell’ape Ligustica e a incentivare la produzione e la commercializzazione di miele biologico. Emendamenti e ordini del giorno sono stati respinti dall’Aula.

Giulia Gibertoni (M5s) ha rivolto una serie di inviti alla Regione, contenuti in un ordine del giorno approvato dall’Aula grazie a un emendamento del Pd, fra i quali si segnalano: valorizzare e tutelare api e insetti impollinatori attraverso il potenziamento, in agricoltura, della pratica della lotta integrata; creare habitat favorevoli alla vita delle api ampliando la biodiversità vegetale, anche mediante la reintroduzione di erbe e piante scomparse; prestare attenzione e sostegno alla nuova frontiera della ricerca in agricoltura che studia l’integrazione tra concimazione e impollinazione; rafforzare il valore delle api quale indicatore biologico a fini di monitoraggio e prevenzione ambientale; infine, diffondere la conoscenza della nuova legge, la cui peculiarità risiede nel coniugare in modo virtuoso apicoltura e agricoltura, economia e ambiente.

Yuri Torri (Si) ha ricordato come l’apicoltura sia da sempre un comparto fortemente integrato nel sistema produttivo e ambientale dell’Emilia-Romagna che la proposta di legge intende valorizzare quale tassello di una strategia politica più ampia tesa a sostenere lo sviluppo economico nella piena sostenibilità ambientale e nell’assoluto rispetto della biodiversità.