Dal Mostro di Ravenna alla setta degli accoltellatori, dagli esploratori ravennati fino alla vicenda di Giovanni Frignani, passando per il Petrolchimico, torna in scena la storia della città.

Il 28 novembre verrà inaugurata la quarta stagione di Storie di Ravenna – fortunata serie che nasce dalla volontà di raccontare la storia della città attraverso la voce di studiosi ed esperti utilizzando, però, i tempi ed i linguaggi del teatro. Dopo l’evento speciale organizzato dal 19 al 23 ottobre al Teatro Socjale di Piangipane, dal titolo Volta e Rivolta. Storie di braccianti e cooperazione per i cento anni (e uno) del Teatro Socjale, e dopo la serata dedicata a Maria Goia, ospitata al teatro comunale di Cervia, torna il racconto a più voci – corredato da immagini e letture – che vuole arrivare a un pubblico vasto ed essere anche un momento di incontro e condivisione.

“Questa quarta edizione – osserva Alessandro Argnani, co-direttore di Ravenna Teatro – significa darsi ancora una possibilità di confronto con i tanti che studiano, indagano e riflettono sulla storia della nostra città. Proporre oggi le Storie di Ravenna vuole anche dire fare i conti con l’importanza della memoria, interrogandosi su come poterla raccontare. Tante le nuove collaborazioni di questa edizione, che sottolineano quanto le Storie facciano parte di un vissuto condiviso dalla città”.

“Le Storie di Ravenna – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia – rappresentano uno straordinario strumento di scoperta, per tanti cittadini,  di vicende e aspetti identitari della nostra storia. Ravenna Teatro, insieme alla sua preziosa rete di collaborazioni, torna a contaminare le possibilità del racconto teatrale con la materia viva della ricerca e divulgazione storica costruendo imperdibili appuntamenti che, siamo certi, continueranno a ricevere grande attenzione anche da parte del pubblico”.

Tutti gli spettacoli si svolgono alle 18:00 al Teatro Rasi.

 IL CALENDARIO

Lunedì 28 novembre – Il mostro di Ravenna in collaborazione con la Biennale del Mosaico

Con Eraldo Baldini, scrittore, Elisa Emaldi, studiosa, Giovanni Gardini, Museo Diocesano Faenza, Laura Orlandini, storica, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e provincia, Daniele Torcellini, curatore della mostra ‘Prodigy Kid. Francesco Cavaliere e Leonardo Pivi’.

Nella Ravenna del 1512 una nascita singolare suscitò terrore e sgomento in città: appena nato, il bambino presentava un corno sulla fronte, una gamba con squame di serpente, ali da pipistrello, affilati artigli. Una presenza, la sua, che destò un inquieto stupore e fu letta come presagio di eventi terribili. Quanto era stato predetto trovò compimento poco tempo dopo nella Battaglia di Ravenna, che portò morte e distruzione.

Letture di Laura Redaelli e musiche dal vivo di Giacomo Piermatti

Lunedì 30 gennaio – Gli accoltellatori

Con Claudia Bassi Angelini, studiosa, Giovanni Gardini, Museo Diocesano Faenza, Alessandro Luparini, storico e direttore della Fondazione Casa Oriani, Laura Orlandini, storica, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e provincia, Sonia Muzzarelli, conservatrice Ausl Romagna.

La storia della “setta” che negli anni Sessanta dell’Ottocento portò Ravenna alla ribalta delle cronache nazionali, quando tra le vie della città si verificò una serie di omicidi all’apparenza inspiegabili, ma legati da un’unica matrice. In una terra attraversata da accesissime passioni politiche, da una modernità piena di contrasti, il processo agli accoltellatori portò sulla scena pubblica i conflitti di un’epoca, tra sogni di rivoluzione e banditi di professione.

Letture di Luigi Dadina e musiche dal vivo di Mondoriviera

Lunedì 27 febbraio – Verso l’ignoto. Storie di esploratori

Con Giovanni Gardini, Museo Diocesano Faenza, Franco Gabici, studioso, Benedetto Gugliotta, Istituzione Biblioteca Classense, Alessandro Luparini, storico e direttore della Fondazione Casa Oriani.

Pellegrino Matteucci, Romolo Gessi e Francesco Negri: tre nomi noti per la toponomastica cittadina, ma di cui si conosce ben poco. Tre esploratori ravennati che, in epoche diverse, si resero protagonisti di avventurose esplorazioni in parti allora sconosciute del globo, dall’estremo Nord Europa all’Africa subsahariana, contribuendo in modo determinante a nuove scoperte e conoscenze.

Letture di Laura Redaelli e musiche dal vivo di Marco Zanotti

Lunedì 20 marzo – Deserto Rosso, il petrolchimico e la questione ambientale

Con Cesare Albertano, studioso, Luigi Dadina, attore, Alessandra Dragoni, fotografa, Giovanni Gardini, Museo Diocesano Faenza, Alessandro Luparini, storico e direttore della Fondazione Casa Oriani, Laura Orlandini, storica, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e provincia.

Partendo dal film di Michelangelo Antonioni, che ha immortalato la raffineria Sarom e il complesso petrolchimico dell’Anic anche grazie alle suggestioni di Tonino Guerra, l’attualità di uno spazio che da luogo del ricordo si fa scenario di una partita che, ancora una volta, vede al centro scelte che guardano al futuro.

Letture di Luigi Dadina e musiche dal vivo di Francesca Amati

Martedì 18 aprile – L’uomo che arrestò Mussolini. La storia di Giovanni Frignani

Con Paolo Cavassini, studioso, Giovanni Gardini, Museo Diocesano Faenza, Alessandro Luparini, storico e direttore della Fondazione Casa Oriani, Laura Orlandini, storica, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e provincia.

La drammatica vicenda del tenente colonnello dei Carabinieri Giovanni Frignani, medaglia d’oro al valore militare, l’uomo che il 25 luglio 1943 arrestò il duce. La puntata si incentra sul racconto di questo ravennate che catturò Ettore Muti e divenne protagonista nelle file della Resistenza militare, finendo drammaticamente ucciso alle Fosse Ardeatine.

Letture di Laura Redaelli e musiche dal vivo di Enrico Farnedi

Storie di Ravenna è ideato e curato da Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Federica Ferruzzi, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Roberto Magnani, Laura Orlandini, Alessandro Renda.

BIGLIETTI 

È consigliato l’acquisto in prevendita. Ingresso unico 5 €

I biglietti sono in vendita da giovedì 24 novembre su ravennateatro.com, presso la biglietteria del teatro Rasi il giovedì dalle 16:00 alle 18:00 e da un’ora prima di ogni spettacolo.

ABBONAMENTI

 È possibile sottoscrivere un abbonamento che dà la possibilità di vedersi garantito un posto assegnato. Il costo sarà comunque di 25 euro. Gli abbonamenti saranno in vendita esclusivamente giovedì 24 novembre dalle 16:00 alle 18:00 e sabato 26 novembre dalle 11:00 alle 13:00 presso la biglietteria del Teatro Rasi, tel. 0544 30227.