È scomparso Duilio Donati, quansi mezzo secolo tra i medici di base più conosciuti in città. La sanità di Ravenna ha perso una delle sue figure storiche, e la citta un intellettuale e appassionato di arte, collezionismo e musica.

Aveva 92 anni, e ha dato il suo contributo  Ravenna per tuta la vita. Donati lascia i figli Beatrice e Damiano e i nipoti Riccardo, Massimiano e Maria Vittoria.

I funerali si terranno domani, con partenza alle 10.30 dalla camera mortuaria dell’ospedale di Ravenna verso la chiesa del cimitero, dove saranno celebrate le esequie alle 11.

 

Alvaro Ancisi: UN SALUTO A DUILIO, FRATELLO MAGGIORE DELLA MIA VITA

Domani alle 11, nella chiesetta del cimitero di Ravenna, saluterò Duilio piangendolo come il fratello maggiore che non ho avuto. Avevo i calzoni corti e pochi più anni che le dita della mia mano, quando, delegato (oggi si direbbe educatore) dell’Azione Cattolica nella parrocchia di San Giovanni Battista, me la prese nella sua e non l’ha più mollata. Già le nostre famiglie si frequentavano. Quando tutti presero a chiamarlo dottor Duilio Donati diventò per noi il medico che più di famiglia non si può. Avevo libero ingresso senza bussare nel suo ambulatorio come nella sua casa, e lui nella nostra. Nell’album più vecchio delle mie foto conservo come una reliquia quella che mi diede con dedica durante un GREST estivo, specie di oratorio parrocchiale sulle Dolomiti, dov’è ritratto, insieme al gruppo di pulcini che gli era stato affidato, con il braccio destro intorno alla mia spalla.