Dopo un’esclusiva serata d’apertura, Ravenna Nightmare Film Fest, l’appuntamento più importante in Italia per gli appassionati di cinema di genere, entra nel vivo del suo ricco cartellone.

Presso il centrale Palazzo del Cinema e dei Congressi di Largo Firenze 1 a Ravenna, il Festival apre la giornata di sabato 27 ottobre con una proiezione della sezione Nightmare d’Essai, in collaborazione con FICE, da sempre garanzia di cinema d’eccelsa qualità: alle ore 16.00, sullo schermo del Palazzo, il film ungherese Una luna chiamata Europa, potente opera di denuncia sociale, diretta da Kornél Mundruczò.

Alle ore 20.00  il primo atteso titolo del Concorso Internazionale per lungometraggi, il meglio della recente produzione cinematografica mondiale. Sarà infatti proiettato This Magnificent Cake! di Emma de Swaef e Marc James Roels, un mediometraggio antologico ambientato nell’Africa coloniale nel tardo XIX secolo, una dura critica al colonialismo filtrata da uno sguardo surreale e disincantato.  Gli otto lungometraggi sono in gara per aggiudicarsi l’ Anello d’Oro realizzato dal maestro orafo Marco Gerbella, assegnato dalla Giuria del pubblico, e il premio della Critica, la medaglia al valore decorata a mosaico, realizzata da Dusciana Bravura, assegnato da una giuria formata da giornalisti e critici cinematografici.

Alle ore 21.00 si prosegue con la sezione Ottobre Giapponese, in collaborazione con l’Associazione A.S.C.I.G. – Associazione per gli Scambi Culturali fra Italia e Giappone – lo spazio curato da Marco Del Bene e Gabriele Scardovi dedicato ad una delle cinematografie più presenti nel cinema di genere, quella giapponese. Il professore Marco del Bene introdurrà un’imperdibile anteprima, ovvero l’ultimo film di Shin’ya Tsukamoto, Zan (Killing), appena presentato in concorso al Festival di Venezia. Tsukamoto è famoso per titoli come Tetsuo – vincitore del Premio per il miglior film al Fantafestival di Roma nel 1989 – e  A Snake of June (Rokugatsu no hebi), presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, dove vinse il Premio Speciale della Giuria nel 2002.