“A proposito dell’offesa fascista contro la nostra città, non si tratta solo di condannare, il che dovrebbe essere scontato. Speriamo di sentire in questi giorni tante prese di posizione di tutti coloro che si richiamano o dicono di richiamarsi alla Costituzione della Repubblica” ha dichiarato Massimo Manzoli Consigliere comunale Ravenna in Comune.
“Vogliamo ricordare che la figura di  Ettore Muti non è assimilabile a quelle di pensatori o di un uomini di cultura che – pur disgraziatamente aderendo al fascismo – possono aver dato un qualche contributo intellettuale o scientifico, bensì personifica lo squadrismo della peggior specie della prima ora, quello che ha sulla coscienza le aggressioni e gli assassinii di contadini, sindacalisti, professori, sacedoti, personaggi politici antifascisti, e contro il quale troppo poco reagirono le forze democratiche, fino a trovarsi, pressoché impotenti, a un irrimediabile punto di non ritorno”.
“Si tratta soprattutto di aprire veramente gli occhi e di vedere come il clima politico generale stia sempre più diventando favorevole alla tolleranza verso queste bravate squadriste, che si stanno pericolosamente manifestando anche nella nostra città, in cui se da una parte la coscienza antifascista  è patrimonio condiviso, dall’altra c’è forse una certa “tiepidità” nel  reagire fermamente e democraticamente alle “imprese” neofasciste”.
 Invitiamo tutte e tutti a sottoscrivere la denuncia formulata dall’avvocato Andrea Maestri, chiediamo al Sindaco della nostra Città di intervenire e di chiarire ad alta voce e una volta per tutte la totale indisponibilità di Ravenna a concedere spazi fisici anche culturali e psicologici ai nostalgici delle imprese fasciste.
Crediamo che la nostra comunità  – conclude Manzoli – debba fare tutto quanto possibile perché queste scorrerie indegne vengano definitivamente fermate prima di ritrovarsi a un nuovo punto di non ritorno”.