“Abbiamo letto la lettera del Sovrintendente di Ravenna Manifestazioni inviata alla stampa e da questa pubblicata (“La svolta di Ravenna Festival: La direzione artistica affidata alla coppia Leonardi-Rossi”, Il Resto del Carlino, 4 luglio 2025). Fa seguito a una pubblica quanto indebita intronizzazione nel marzo scorso della coppia Leonardi-Rossi alla direzione artistica di Ravenna Festival da parte di Cristina Mazzavillani, che attualmente riveste unicamente un ruolo onorifico in riconoscimento del lavoro svolto per il Festival. Ad essa ha fatto seguito una cauta precisazione dell’assessore alla cultura Fabio Sbaraglia che, il 21 giugno scorso, si dichiarava favorevole ad un confronto con la famiglia Muti (che però non riveste più alcun ruolo ufficiale nella fondazione pubblica controllata dal Comune di Ravenna a parte quello onorifico della Mazzavillani) ed aggiungeva: «troveremo il modo di tracciare la strada per i prossimi anni anche per la direzione artistica».
Ravenna in Comune, facendo seguito ad una sollecitazione formulata durante la campagna elettorale da una candidata della lista, l’ultima direttrice del Festival Internazionale d’Organo di San Vitale, Elena Sartori, ha ritenuto opportuno precisare alla stampa alcune fondamentali questioni riguardanti il Ravenna Festival. A proposito di quanto detto dai vari De Rosa, Mazzavillani e Sbaraglia, la domanda che abbiamo posto il 3 luglio scorso (“Ravenna Festival non è affare di famiglia”) è duplice: «troveremo, certo, ma chi?» e poi «troveremo come?». Abbiamo infatti ricordato che, a norma dello Statuto della fondazione pubblica, è il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, presieduto dal Sindaco del Comune di Ravenna e composto da una maggioranza di consiglieri dello stesso Comune, a nominare (e revocare) i responsabili artistici (oltre al Sovrintendente). Non si tratta di una ratifica di decisione del Sovrintendente o del Presidente Onorario che, anzi, non hanno nemmeno diritto di voto. Quanto al come trovare i direttori artistici, la risposta è fornita dalla normativa nazionale: tramite selezione pubblica.
Nella sua lettera il Sovrintendente De Rosa, invece, priva le Istituzioni di ogni competenza, se non quella di tirar fuori i soldi per pagare lui stesso ed i direttori artistici (Antonio De Rosa riceve euro 133.461,10 l’anno; Angelo Nicastro euro 112.740,32 l’anno e Franco Masotti euro 81.722,42 l’anno), senza metter becco in altro. Così De Rosa:
«Merita però chiarezza un tema di queste settimane: non esiste alcuna ’patata bollente’ riguardo la direzione artistica del Festival. Già nel 1997 Cristina Mazzavillani Muti, con lungimiranza e senso di responsabilità, indicò in quel ruolo Franco Masotti e Angelo Nicastro, aprendo con Mario Salvagiani una lunga e fortunata stagione che ha raccolto il plauso di pubblico e critica e il consenso unanime di tutte amministrazioni comunali che si sono succedute.
Dopo 28 anni, la presidente onoraria ha compiuto un gesto analogo ed espresso la sua volontà, che pienamente condivido, indicando Anna Leonardi e Michele Marco Rossi alla direzione artistica; una nomina fiduciaria in attesa di ratifica formale del nuovo CdA, come prescrive lo Statuto di Fondazione Ravenna Manifestazioni. Nel 2026, Rossi e Leonardi condivideranno la direzione artistica con Angelo Nicastro; nel 2027 ne assumeranno piena titolarità».
Ribadiamo dunque parola per parola quanto Ravenna in Comune ha già scritto in quanto di assoluta attualità:
«Ravenna in Comune domanda a Fabio Sbaraglia, nel suo ruolo di assessore alla cultura, e anche al Sindaco Alessandro Barattoni, nel suo ruolo di Presidente della Fondazione Ravenna Manifestazioni, di voler fornire urgente chiarimento alla cittadinanza circa l’imminente indizione di bando pubblico per l’affidamento degli incarichi di direzione artistica la cui scadenza è stabilita al prossimo 31 dicembre. Il prossimo anno, del resto, scadrà l’incarico affidato all’attuale Soprintendente. Chiediamo pertanto che vengano seguite le opportune forme pubbliche anche nell’affidamento di tale importantissimo incarico. Invitiamo a dare risposta a questa richiesta durante lo svolgimento di Ravenna Festival al fine di non arrecare danno al festival con la diffusione non smentita di notizie destituite di fondamento, come il fatto che la nomina di incarichi pubblici possa essere lasciata in capo a Cristina Mazzavillani che non ha in proposito alcuna competenza».
Dopo l’uscita improvvida di De Rosa dovremmo semmai aggiungere ancora una domanda: chi è che esercita i poteri del Sindaco di Ravenna? Barattoni, il duo Muti-Mazzavillani o De Rosa? Perché, come detto, è il Sindaco a dover convocare il Consiglio di Amministrazione della Fondazione e a stabilirne l’ordine del giorno. Vale anzi l’obbligo di rammentare che, con le passate elezioni amministrative, l’attuale Consiglio è decaduto e, sino al suo rinnovo, nulla potrà svolgere se non la ordinaria gestione, tra cui certo non può figurare la nomina di nuovi direttori artistici in assenza di pubblica selezione. A nome e nell’interesse della cittadinanza, che paga, sollecitiamo una risposta pubblica.”
Ravenna in Comune