Venerdì, dopo aver letto della decisione della famiglia di Benigno Zaccagnini di donare a Casola Valsenio le carte custodite nella casa di Via di Roma a Ravenna, abbiamo chiesto al Sindaco di fornire un chiarimento: «Come Ravenna in Comune riteniamo che, ferma restando la legittimità della decisione della famiglia, sia indispensabile e urgente conoscere le ragioni che hanno portato ad escludere quella che, ai nostri occhi, sarebbe stata la soluzione più ovvia: mantenere viva la memoria di Zaccagnini nel posto più proprio agli occhi della cittadinanza ravennate».

Con l’attenzione e la sollecitudine che già apparteneva a Benigno Zaccagnini, la famiglia ha ritenuto di rispondere direttamente e di ciò non possiamo che manifestare gratitudine, anche a nome della cittadinanza ravennate. La riportiamo di seguito:

«Siamo consapevoli che nostro padre ha cercato sempre di rappresentare Ravenna, la sua esperienza politica è nata a Ravenna, la sua testimonianza cristiana è nella chiesa di Ravenna. Intorno a lui e alla nostra famiglia, c’è sempre stata, soprattutto nei momenti difficili, la solidarietà di Ravenna, della gente di Romagna, di coloro che hanno condiviso ed apprezzato il suo impegno sulla frontiera difficile e rischiosa dell’esercizio del potere. Ciò premesso, con la dovuta riservatezza, caratteristica della nostra famiglia, abbiamo ritenuto di consegnare alla biblioteca diocesana di Ravenna i libri di carattere religioso, mentre quelli di storia e di politica, d’altra parte già presenti nelle biblioteche ravennati, alla biblioteca di Casola Valsenio, località particolarmente legata alla nostra famiglia, perché nella frazione di Sant’Apollinare abbiamo trascorso per anni le vacanze estive con i nostri genitori. Alla biblioteca di Casola Valsenio abbiamo anche donato i mobili dello studio di nostro padre. Sempre con la dovuta riservatezza siamo impegnati a valorizzare la casa di via di Roma 30 con una iniziativa di carattere sociale che tramandi la memoria della nostra famiglia ed in particolare di Stefano Zaccagnini. La famiglia Zaccagnini è sempre disponibile a collaborare con Regione, Comune e Fondazioni interessate a valorizzare la memoria e la figura di Benigno Zaccagnini».

Negli anni sono state assunte proprio a questo scopo iniziative importanti di differente impatto. Pensiamo alla presenza a Ravenna del Presidente della Repubblica per commemorarne il 30esimo anniversario dalla morte. Ma anche alla recentissima selezione di lettere di grandi donne e uomini di politica e cultura che lo hanno visto come destinatario. Impossibile citarle tutte. Tuttavia, come Ravenna in Comune, in considerazione della disponibilità formulata dalla famiglia Zaccagnini, invitiamo il Comune di Ravenna e per esso il Sindaco a farsi promotore di quella collaborazione per la valorizzazione della sua memoria e della sua figura che, a nostro giudizio, resta indispensabile per trasmetterne il lascito alle generazioni che seguiranno. Perché i motivi della presenza del suo busto a fianco di quello di Arrigo Boldrini, della vicinanza di Tommaso Moro a Bulow, a Palazzo Merlato, siano sempre chiari a chi vi posa e vi poserà lo sguardo