Il 2 giugno 1946 iniziarono in tutta Italia le operazioni di voto per il referendum sulla forma dello Stato ad un anno dalla conclusione della guerra. Nel nostro Comune furono ammesse al voto 59.024 persone tra donne e uomini di almeno 21 anni compiuti e di queste andò a votare quasi il 93% degli aventi diritto, ossia 54.769 cittadini. A Ravenna la Repubblica ottenne 48.825 voti, contro le sole 4.720 preferenze andate alla Monarchia; 1224 le schede non valide.

«L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione». La nostra Costituzione e il suo primo articolo vengono direttamente dal referendum del 2 e 3 giugno 1946 e dalla guerra di liberazione nazionale grazie a cui fu possibile mettere in discussione la monarchia dopo l’abbattimento della dittatura.

La libertà dall’oppressione non ce l’ha regalata nessuno, la democrazia è il frutto della lotta e gli stessi diritti scolpiti nella Costituzione se non sono rivendicati giorno per giorno vengono meno.

Il 2 giugno, come le altre feste civili, ce lo ricorda ogni anno.

Buona festa della Repubblica da Ravenna in Comune.