Ravenna in Comune piange Ivano Marescotti e si unisce in un abbraccio alle tante e ai tanti che gli hanno voluto bene. Siamo anche noi tra queste e questi. Si fa fatica ad elencare tutte le ragioni. Artistiche innanzi tutto. Ma quelle politiche non sono da meno. E poiché saranno già tanti i necrologi che si soffermeranno sulle prime, qui ricordiamo le seconde.

Ivano è stato un uomo di sinistra. Autentico, nei fatti, non parolaio a vuoto, che si è speso tutte le volte che ha potuto per un’idea di giustizia sociale che faceva sempre più fatica a trovare spazio nella politica, abbandonata per primo da chi proveniva dalla stessa parte politica di Ivano. Lo abbiamo avuto a fianco in tante iniziative, tentativi, manifestazioni, azioni, potendo contare sull’incisività del suo nome ma anche sulla generosità che ha sempre avuto nello spenderlo. Solo nel suo caso parlare di politica spettacolo è un complimento.

Un’ultima occasione per un incontro in sede politica l’abbiamo avuta quando lo sondammo sull’eventualità di rivestire il ruolo di candidato a sindaco di Ravenna alle elezioni del 2021. Aveva già messo il proprio peso per consentire il ritorno in Parlamento alla sinistra alle elezioni europee del 2014 nella lista l’Altra Europa e subì pesanti ripercussioni nel suo lavoro attoriale. Ma non si piegò per questo e sostenne la sinistra (L’Altra Emilia-Romagna) anche alle successive regionali per l’Emilia Romagna. Per Ravenna in Comune sono state esperienze fondative. Sapevamo che in tutte le iniziative in cui si trattava di opporsi alla destra ma anche al centrosinistra di marca PD avrebbe fatto il possibile per dare una mano. Due anni fa però ci disse che gli dispiaceva ma era già impegnatissimo nelle tante attività che aveva a mezzo sul piano artistico che non gli consentivano in quel momento di impegnarsi in un’altra battaglia politica. Poi a quelle elezioni Ravenna in Comune non si è presentata e con Ivano ci siamo dati appuntamento per un’occasione successiva. Il bello con Ivano era sapere di poter sempre riprendere il discorso interrotto la volta seguente. Non potevamo immaginare che questa volta non ci sarebbe stata un’altra occasione.