“Ravenna in Comune ha compiuto sei anni ed il progetto continua il suo percorso. Sei anni fa, proprio oggi, iniziavamo la nostra attività politica sul territorio con una bella (e grande e riuscita) festa lunga tre giorni. “E-state a sinistra” ha di fatto segnato la nostra prima azione pubblica dopo l’annuncio di costituzione con conferenza stampa di quattro giorni prima. Tre giorni intensi di musica, cultura, politica, gastronomia, stand associativi ecc. ecc.”

«Quando abbiamo lanciato l’idea di costruire assieme una lista di cittadinanza che punti a dare una nuova amministrazione a Ravenna dopo le elezioni del 2016, lo avevamo promesso. E le promesse vanno mantenute. Sempre. Così abbiamo fatto festa per tre giorni a Mezzano: canzoni e musica, mangiare e giocare, ma anche parlare di politica. Ci piaceva dimostrare che far politica e divertimento con noi stanno bene assieme e siamo contenti di esserci riusciti. […] Nei prossimi giorni continuerà la raccolta di adesioni al processo partecipativo attraverso le firme del nostro manifesto-appello. Ai primi di settembre convocheremo un’assemblea e decideremo assieme la struttura e i prossimi passi del processo. Comprese le prossime feste: perché crediamo fino in fondo che la politica sia un piacere e non la spartizione di soldi e favori».

Promesse mantenute, appunto. Sia il processo partecipativo attraverso cui ci siamo strutturati e abbiamo costruito il nostro programma. Sia la fedeltà ai nostri valori e al programma, l’opposizione al liberismo del PD e delle altre liste, l’intensa attività politica nelle istituzioni e sul territorio. Convegni e dibattiti, manifestazioni e pubbliche prese di posizione. Anche seminari e feste. E, a dispetto delle speranze di chi ogni giorno ha provato (e continua a provare) a zittirci, tanta buona comunicazione sui nostri social e sulla stampa. Siamo gli unici, per ora, ad aver avuto lo spazio istituzionale per veicolare un messaggio di società aperta a tutte e tutti, di uguaglianza, di servizi pubblici, di tutela ambientale, di sicurezza sul lavoro, di investimenti sulle nuove energie e su un modo nuovo di fare economia con il porto e il polo industriale, scuola pubblica, cultura diffusa, eccetera eccetera. Tutto il contrario del liberismo escludente e di benessere per pochi privilegiati a cui si è legato il PD e, inevitabilmente, le liste che sostenevano e sostengono de Pascale. Ad esempio, chi ha sentito prendere una posizione diversa da quella delle cementificazioni della Giunta al momento del voto in Consiglio Comunale da parte di chi, poi, oggi si spaccia per ambientalista? Si fa presto a parlare di coraggio sui manifesti: il coraggio è mantenere la posizione dichiarata in un programma quando questa confligge con quella portata avanti dal Sindaco!

Dopo sei anni continuiamo a fare politica, attraverso le nostre assemblee e attraverso un attento lavoro di contro-informazione. Grazie a chi ci ha sostenuto e ci sostiene: il progetto di Ravenna in Comune prosegue. È una promessa. E le promesse vanno mantenute.”

[nella foto: E-state a sinistra 2015, terza giornata, domenica, Pierpaolo Capovilla del Teatro degli Orrori]