“Oggi, 3 agosto, si tiene la commissione congiunta del Consiglio Comunale su quella vera e propria vergogna rappresentata dallo stato attuale dei collegamenti via traghetto tra Marina di Ravenna e Porto Corsini. Come Ravenna in Comune ce ne siamo occupati ancora pochi giorni fa in occasione della inaccettabile morte di un ragazzo costretto, assieme ad alcuni altri villeggianti, a percorrere in piena notte la Baiona in bicicletta per raggiungere il ponte apribile (“Non si può morire per andare da Porto Corsini a Marina”).

Così scrivevamo: “A Ravenna dopo la discussa vicenda del Jova Beach Party de Pascale straparla di replicare l’esperienza perché, dice, «questa modalità di grandi eventi sulla spiaggia ha aperto una opportunità che Ravenna non aveva mai avuto». Ravenna in Comune ritiene che prima di dire «La città si candida per i grandi eventi» si dovrebbe fare in modo che turisti e residenti riuscissero a spostarsi sempre tra due località rivierasche separate solo da un centinaio di metri di canale senza rischiare la vita”.

Oggi non potremo portare il nostro contributo a lavori delle commissioni 5 e 9 in quanto, per questa consigliatura, non sediamo in Consiglio Comunale. Fermo restando il tema di una inaccettabile mancanza di sicurezza per il percorso ciclabile di via Baiona, di cui però la riunione di oggi non si occuperà, resta aperta l’esigenza di un indispensabile servizio di attraversamento via traghetto continuo ed efficiente. Proprio quanto oggi (e non solo da oggi) non viene garantito da Start Romagna. La contabilità delle interruzioni per guasto ripetuto dei mezzi, la loro incapacità di soddisfare le esigenze nei momenti di picco, la sospensione notturna del servizio, la vicenda della migrazione delle fermate dopo l’incidente alla banchina di Porto Corsini… sono alcune delle calamità che rendono una sorta di incubo coprire i cento metri d’acqua che separano due località costiere che già erano sorte come un unico centro urbano. Dobbiamo forse rivalutare l’opzione dell’attraversamento a nuoto che tanto andava di moda nelle scommesse (tra ubriachi) di qualche tempo fa?

Lasciando perdere le battute, ci sembra utile portare all’attenzione degli assessori della Giunta e dei consiglieri di maggioranza e minoranza un aspetto che ci è sembrato totalmente trascurato dal dibattito sull’indispensabile, indifferibile ed anche assolutamente urgente aggiornamento dei traghetti. È stato infatti riportato dalla stampa come a Start sia stato chiesto di produrre, senza fretta, dopo l’estate una stima dei costi per orientare la scelta tra un “revamping” e l’acquisto di un nuovo traghetto. A questo proposito si rammentano gli obblighi di natura compensativa che la Regione ha imposto al gruppo PIR come condizione per consentire la realizzazione del deposito di GNL di Marina di Ravenna. Li riportiamo dalla deliberazione della Giunta Regionale del 20 dicembre 2017 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione del 24 gennaio 2018: “l’Azienda dovrà finanziare fino ad un massimo 500.000 € il progetto di riconversione a motore alimentabile a GNL dei traghetti di Marina di Ravenna-Porto Corsini di START Romagna, progetto già inserito nell’ambito Green Port”.

Ravenna in Comune mantiene la propria ferma adesione alla transizione alle rinnovabili, per le quali già oggi sono in attività traghetti di linea alimentati elettricamente. Si tratterebbe dunque della soluzione ideale. Tuttavia rileviamo come già tre anni fa risultasse progettata il “revamping” a tecnologia LNG dell’unità di trasporto marittimo Baleno, uno dei due impiegati tra Marina e Porto Corsini (l’altro è l’Azzurro) nell’ambito del progetto Clean Port. Il tempo di realizzazione previsto era di due anni. Viene dunque spontaneo domandare alla Giunta perché dopo anni di infiniti disagi, cui si aggiunge la morte di un ragazzo qualche giorno fa, ancora non si sia portata a soluzione una criticità così fortemente sentita dalla comunità. La risposta che viene spontaneo darsi è che ciò che è prioritario per la cittadinanza non lo è per de Pascale & soci, ma trarremo le conclusioni solo dopo il dibattito di oggi.”