“La firma dell’autorizzazione formale al rigassificatore da parte della del Commissario straordinario di Governo, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, con il Decreto di approvazione del Provvedimento Autorizzatorio Unico, è una notizia importante per il territorio ravennate, che da oggi gioca un ruolo fondamentale nel sistema energetico nazionale.

Il rigassificatore con i suoi 5 miliardi di mc annui è un’opera in grado di garantire al Paese una maggiore diversificazione negli approvvigionamenti energetici e una capacità di trasformazione di gas pari a un sesto della quantità che importiamo dalla Russia.

L’operatività stimata per 25 anni la riteniamo compatibile con una transizione ecologica che, per non creare danni economici e sociali, ha bisogno di tempo e non può fare a meno del gas, che tra i combustibili fossili, rimane il meno impattante. Una bella notizia che mette in soffitta l’ambientalismo ideologico e populista della decrescita in-felice.

Nella stessa direzione va la decisione presa in Consiglio dei Ministri, dove il Governo ha dato il via libera a nuove concessioni per le estrazioni in Adriatico.

Anche se siamo consapevoli che le quantità di gas presenti nei giacimenti sono minime, esiste un fabbisogno vitale interno al Paese per settori produttivi che senza il gas cesserebbero di lavorare. E per questi settori occorre mettere in campo qualsiasi risorsa. Altrettanto importante è l’impatto occupazionale che il settore ha nel nostro territorio.

Per questo riteniamo strategico proseguire anche in questa direzione, e rimaniamo favorevolmente stupiti della “giravolta” del centrodestra che rinnega le posizioni assunte in passato sul tema, dal referendum del “NO alle Trivelle” ai provvedimenti del Governo giallo-verde.

Ci auguriamo che la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Ravenna siano uniti e determinati anche su questo tema, come lo sono stati con rigassificatore.”