Ieri i carabinieri del Nucleo Investigativo al termine dell’attività di indagine su una serie di rapine messe a segno in istituti di credito in provincia di Ravenna, Ferrara e Verona tra marzo 2016 e luglio 2017 hanno notificato a GM 50enne di Lugo, l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Ravenna, poiché ritenuto responsabile, in concorso con G.G., della rapina a mano armata perpetrata alla CARIFE filiale di Argenta (FE) del 10 giugno 2016 che aveva fruttato 500 euro ai malviventi. In quell’occasione gran parte del denaro venne perso durante la fuga.
L’attività investigativa intrapresa dal Nucleo Investigativo ha consentito di arrestare il 50enne lughiese, rapinatore seriale con più di 60 colpi al proprio attivo.
L’uomo era noto alle forze dell’ordine con il soprannome “il rapinatore col parrucchino” per il suo modo di travisarsi per commettere i fatti delittuosi, tra i quali anche quello dell’11 agosto 2016 alla Cassa di Risparmio di Ravenna, agenzia di Santo Stefano, durante il quale erano stati sottratti oltre 90 mila euro.

All’atto della notifica del provvedimento, GM si trovava già detenuto in regime di arresti domiciliari, dato che lo scorso 8 maggio era stato arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare per altre quattro rapine commesse insieme al proprio complice tra il 2016 e il 2017 (il 29 marzo 2016 all’agenzia UNICREDIT di Ravenna, l’11 agosto 2016 alla filiale della Cassa di Risparmio di Santo Stefano di Ravenna, il 6 febbraio 2017 alla filiale di Santerno Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna e il 7 luglio 2017 all’agenzia di San Pietro in Vincoli della Cassa di Risparmio di Ravenna) ed era stato successivamente ammesso al regime degli arresti domiciliari.