Rodolfo Rombaldoni è il nuovo Team Manager dei Raggisolaris. Nello staff faentino entra una figura di grandissima esperienza che ha scritto la storia della pallacanestro italiana con la maglia dei club e della nazionale, potendo sfoggiare un palmares da record. Per sposare il progetto dei Raggisolaris, Rombaldoni ha deciso di ritirarsi dalla pallacanestro giocata a quasi 46 anni, dove stava ancora facendo la differenza. L’ultima sua impresa è arrivata in Romagna, portando i Baskers Forlimpopoli dalla serie D alla C Gold in pochi anni, ultima società con la quale ha disputato una partita ufficiale.
Rombaldoni è l’ultimo giocatore ad abbandonare le scene del gruppo che nel 2004 conquistò la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene, punto più alto raggiunto in una carriera che lo ha visto vincere anche lo scudetto con la Fortitudo Bologna (stagione 2004/05) e con la Mens Sana Siena (2006/07), una Supercoppa Italiana con la Fortitudo Bologna nel 2005 e uno scudetto Dilettanti con la Reyer Venezia nel 2007/08. Senza dimenticare la sua esperienza in Eurolega e le tante promozioni conquistate. Per non perdere le belle abitudini, l’ala marchigiana (è nato a Porto Sant’Elpidio il 15 dicembre 1976) ha vinto ad inizio luglio l’Europeo con la nazionale Over 45. A Faenza ritrova coach Luigi Garelli e Sebastian Vico con cui vinse la serie B nel 2015/16 con la Pallacanestro 2.015 Forlì. Per i Raggisolaris è dunque un onore averlo come team manager.
“Il contatto con Faenza è nato grazie a Simone Pierich, che mi aveva parlato molto bene di questa società, facendo anche il mio nome alla dirigenza – afferma Rombaldoni -. Poi ne ho discusso con Garelli che ho incontrato ad un torneo estivo di pallacanestro e successivamente con i dirigenti. Sin dal primo incontro sono rimasto colpito e le impressioni che avevo da esterno sulla società sono state confermate. I Raggisolaris sono un club serio, ambizioso e in ascesa, cresciuto anno dopo anno grazie al lavoro, alla programmazione e alla passione. Sarà molto stimolante poter dare il mio contributo per farli crescere ulteriormente.
Non nego che ho un po’ di malinconia nel pensare che non giocherò più a pallacanestro e che è finita una bellissima avventura durata molti anni, ma sapevo che prima o poi sarebbe dovuto accadere e la chiamata di Faenza è stata l’occasione giusta per iniziare l’esperienza da team manager, lasciando il campo. Voglio ringraziare i Baskers Forlimpopoli che hanno capito molto bene la mia scelta e tra di noi c’è stata sin da subito grande trasparenza, perché sin dal primo giorno in cui ho pensato di andare ai Raggisolaris gli ho avvertiti per permettere di trovare il mio sostituto. Auguro loro di disputare una grande stagione”.
Cosa porterai a Faenza dall’alto della tua esperienza?
“Non sono un tipo che parla molto ed infatti ho sempre preferito parlare con i fatti. Mi piacerebbe far passare il messaggio che ognuno in allenamento e in partita deve essere un esempio per gli altri poi fuori dal campo si può e si deve scherzare, ma quando si gioca a pallacanestro bisogna avere la massima serietà sotto tutti i punti di vista e lavorare per far crescere il gruppo. È la stessa filosofia che ha anche Garelli e sono certo che sarà un nostro punto di forza”.