Un ragazzo faentino di 17 anni è stato prima querelato e poi ufficialmente indagato con l’accusa di minacce a pubblico ufficiale. Il pubblico ufficiale è un insegnante anch’egli faentino, più volte insultato e minacciato dal bullo. Al punto da andare dai carabinieri di Borgo Durbecco a sporgere denuncia.

In queste ultime settimane di scuola si è fatto spesso lezione a finestre aperte. In questo modo, un insegnante faentino di una scuola superiore, durante la lezione, ha sentito che nei pressi della sua scuola, e più precisamente in un istituto adiacente, era in atto una lite piuttosto animata fra alcuni ragazzi. Affacciandosi alla finestra, l’insegnante ha visto una lite in corso. Allora ha cercato a parole di porre fine al litigio fra un ragazzo più grande che si stava in qualche modo accanendo su uno più piccolo. In un primo tempo tutto è finito lì.

Passano alcuni giorni e il professore si reca a scuola. Ad un certo punto si sente chiamare per nome e cognome, si volta e vede che a chiamarlo da una finestra della scuola è il ragazzo più grande al centro della lite. Il ragazzo non solo lo chiama ma lo insulta pesantemente. Il professore regisce e cerca di fare ragionare il ragazzo che per tutta risposta gli fa un gestaccio. A questo punto il prof entra nella scuola e denuncia il fatto in presidenza.

Passano alcuni giorni e durante una lezione a finestre aperte, di nuovo il professore si è sentito chiamare per nome e cognome: si è affacciato ed ha trovato sempre il solito ragazzo che lo ha coperto di insulti, bestemmie, lo ha minacciato, dicendogli che sapeva dove abitava e che lo avrebbe atteso sotto casa. 

A questo punto il professore è andato direttamente alla presidenza della scuola vicina a descrivere per filo e per segno il ragazzo e da quale aula arrivavano le offese per poter avere un faccia a faccia con questo studente, che infatti subito è stato individuato e portato in presidenza. Anziché porgere le sue scuse, il ragazzo ha insistito nel suo atteggiamento strafottente e arrogante nei confronti dell’insegnante, che se n’è andato scuro e deciso a denunciare tutta la storia ai carabinieri. Questi ultimi hanno svolto tutti i riscontri e il ragazzo è stato accusato per minacce a pubblico ufficiale. Inoltre è stato sospeso per 4 giorni dalla scuola.

A questo punto la famiglia del giovane bullo ha cercato – tramite un legale – di trovare un accomodamento con l’insegnante, ma l’insegnante ha rifiutato e non ha ritirati la sua querela. Il ragazzo è stato così segnalato alla Procura dei minori di Bologna.

Nella giornata di ieri è arrivato il sostegno dell’assessore all’istruzione e politiche giovanili Simona Sangiorgi, che ha appoggiato il docente con un post sul proprio profilo Facebook.