Venerdì 4 ottobre al Teatro Alighieri, si sono svolte le prove aperte al pubblico della nuova produzione di Aida. L’Egitto di Aida, l’opera di Verdi scelta a comporre la nuova Trilogia d’autunno insieme alla Norma di Bellini e alla Carmen di Bizet, si è svelato all’appassionato pubblico che – venerdì – ha affollato il Teatro Alighieri per assistere alla presentazione del cast e a un momento delle prove, approfittando della rara opportunità di gettare uno sguardo sul processo creativo che conduce all’allestimento di un’opera lirica, nel caso di Aida una nuova produzione in programma il 2, 6 e 9 novembre. Un lavoro particolarmente articolato e complesso in questo caso, perché finalizzato al debutto di ben tre produzioni, in scena al Teatro Alighieri dall’1 al 10 novembre una sera dopo l’altra – secondo le consuetudini della Trilogia di Ravenna Festival – per offrire al pubblico una vera e propria maratona lirica.

Dopo il libro che si apre al centro della scena a richiamare il credo e il codice attorno a cui si erge il tempio druidico in Norma, ecco che al levare del sipario su Aida si scopre un groviglio di ossa, lo scheletro di un animale, forse la carcassa di un cammello, capace di evocare e riassumere in sé l’antico fiume, il Nilo, poi la sabbia arsa del deserto, le carestie che nei millenni si sono susseguite in quelle terre fino a oggi e ancora la morte che segna fin da subito l’esito del dramma. Proprio come il libro di Norma, lo scheletro colpito dalla luce che caratterizza il terzo atto, collocato sulle rive del grande fiume, è frutto della creatività degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna – che tra l’altro proprio nel teatro cittadino e nei giorni della Trilogia esporranno alcuni dei loro lavori. Ma per l’Aida, affidata alla regia di Cristina Mazzavillani Muti, non è l’unico riferimento visivo: le scenografie virtuali, frutto di sofisticate proiezioni (in azione anche questa volta il team che vede Ezio Antonelli alle scene, Vincent Longuemare alle luci e Davide Broccoli come video programmer), immergono la vicenda in un ambiente in cui la natura fluviale incontra una civiltà racchiusa nel mistero di antichissimi reperti archeologici, utilizzati per esempio ad evocare il Tempio di Iside. I costumi sono invece firmati da Anna Biagiotti.

Se sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini salirà Nicola Paszkowski, a preparare il Coro Luigi Cherubini unito a quello Lirico Marchigiano è Antonio Greco. Il versante vocale sarà affidato a un giovane cast di cantanti: nel ruolo protagonista di Aida, figlia del re etiope Amonasro ma catturata e resa schiava dagli Egizi che ne ignorano l’identità, il soprano lituano Monika Falcon, mentre Amneris, figlia del faraone di cui Aida è ancella nonché rivale in amore, è il mezzosoprano brasiliano Ana Victória Pitts. Oggetto della contesa – inasprita dallo scontro fra i due regni e prossima a sfociare in tragedia – è il condottiero Radames, del quale veste i panni il tenore azero Azer Zada. I regali padri di Aida e Amneris sono rispettivamente l’Amonasro del baritono Serban Vasile, già nel ruolo protagonista del Nabucco della Trilogia 2018, e il Re d’Egitto del basso Adriano Gramigni. Andrea Vittorio De Campo è invece Ramfis, capo dei sacerdoti, Maria Paola Di Carlo la Grande Sacerdotessa e Riccardo Rados un messaggero. Si uniscono alla compagnia il soprano turco Simge Büyükedes, cui è affidato il lamento funebre, e le danzatrici Lara Viscuso e Lara Guidetti, quest’ultima anche autrice delle coreografie. In scena anche i DanzActori Trilogia d’autunno e alcuni giovanissimi provenienti dall’esperienza delle Giovani Energie Creative.

Il prossimo appuntamento a Teatro è martedì 8 ottobre alle 16.30 con Carmen e il regista Luca Micheletti: alla presentazione del cast seguirà anche in questo caso la possibilità di assistere alle prove.

Info: 0544 249244 | www.ravennafestival.org
Biglietti: da 20 a 77 Euro (70 ridotto) Carnet: da 51 a 192 Euro (165 ridotto)
Speciale giovani under 14 5 Euro (ad esclusione della platea), under 18 e universitari under 30 50% sulla tariffa ridotta