L’incontro finale del progetto Cerasmus+ si è tenuto in Spagna, ospitato dall’EASCM (Scuola di Ceramica di Manises), un’istituzione centenaria nata per fornire competenze ai lavoratori dell’industria ceramica, che si è evoluto in una scuola superiore di belle arti.

Cerasmus+ è un progetto europeo cofinanziato dal programma Erasmus+, nato dall’iniziativa di AEuCC – European Grouping of Territorial Cooperation “Cities of Ceramics” ed è partito nel 2017 con l’obiettivo di proteggere il patrimonio tradizionale europeo, di modernizzare il settore ceramico e sviluppare la formazione professionale nell’industria dell’artigianato ceramico, migliorando i modelli di apprendimento basati sul lavoro.

Cerasmus+ affronta le sfide della concorrenza globale, la perdita di competenze, le difficoltà di accesso al mercato e la mancanza di risorse finanziarie, basandosi su tre pilastri: PatrimonioInnovazione e Rete.

Il primo passo del progetto è stato l’elaborazione e la diffusione di un questionario per gli stakeholder del settore ceramico, al fine di valutare le esigenze formative del settore ceramico. Questo primo passo ha portato al rapporto transnazionale sulle esigenze di formazione nel settore ceramico.

In base ai risultati del sondaggio, le abilità più apprezzate sono le “abilità artistiche e artigianali” (rapporto, p.12) e tra queste, le più apprezzate sono le “abilità artigianali”. Tra le “Competenze professionali”, le più apprezzate sono le “Competenze tecniche” (rapporto, p.13). “Gestione delle relazioni” ha ricevuto il punteggio migliore tra le “Competenze funzionali” (rapporto, p.15).

Nel complesso, i punti principali emersi dal sondaggio sono la capacità di definire il prodotto richiesto dal cliente; le competenze legate alla produzione di un prodotto di qualità; l’importanza della risoluzione creativa dei problemi; le capacità di lavoro di squadra e orientamento al servizio.

Il secondo passo del progetto è stato quello di costruire un forum di discussione, un ambiente virtuale online indirizzato agli attori chiave e alle parti interessate del settore ceramico per discutere le principali questioni emerse dalla valutazione delle esigenze formative, e aprire un forum permanente per assicurare una più stretta cooperazione.

Il terzo passo del progetto Cerasmus+ è stato l’elaborazione di 6 curricula di formazione professionale, per studenti e professionisti:

  • Tradizione e innovazione: mirato a migliorare la catena di valore del settore dell’artigianato ceramico con riferimento a tecniche di produzione che uniscano tradizione e innovazione (es. Stampa 3D, Photoshop per linee di piastrelle industriali);
  • Ambiente urbano: mirato a migliorare la valorizzazione dell’ambiente urbano attraverso l’artigianato ceramico con riferimento a metodologie per migliorare il networking tra centri di formazione professionale e industria artigianale ceramica.
  • Start-up ceramiche: mirato a migliorare il sostegno alle start-up di imprese artigiane di ceramica con riferimento alla protezione del patrimonio tradizionale dell’UE e al rafforzamento e alla modernizzazione del valore del settore ceramico.

I corsi di formazione sono stati redatti da Viola Emaldi (specialista in didattica della ceramica) e testati dai curricula. La versione finale dei curricula sarà rilasciata a breve e sarà scaricabile gratuitamente dal sito Web Cerasmus +

L’ultima fase del progetto è stata l’elaborazione di linee guida per lo sviluppo del settore ceramico e la promozione della formazione professionale nell’industria dell’artigianato ceramico, migliorando i modelli di apprendimento basati sul lavoro e realizzando azioni di messa in rete, innovazione e valorizzazione del patrimonio.

Durante l’incontro finale, i partner hanno discusso i risultati della fase di test sui curricula di formazione e le linee guida, giungendo alla conclusione che sarà utile aggiungere alla bozza originale dei corsi di formazione un’unità sull’intero ciclo del materiale ceramico; sulla consapevolezza ambientale; su metodi di raccolta fondi per le start-up e grafica per la comunicazione.

L’incontro a Manises prevedeva anche una visita al museo della ceramica e alla Biennale della ceramica (ulteriori informazioni: shorturl.at/huvEQ).

Dopo 2 anni di intenso lavoro transnazionale, che ha coinvolto 6 paesi e 8 partner, il progetto Cerasmus+ si sta concludendo con il pieno raggiungimento degli obiettivi: le esigenze di formazione del settore ceramico sono state valutate con successo e, di conseguenza, la partnership ha prodotto una serie di corsi di formazione, compresi curricula specifici e risorse educative di riferimento per la formazione professionale iniziale e continua, incentrati sull’apprendimento basato sul lavoro, volto a consentire ai professionisti della ceramica di acquisire competenze trasversali e professionali per il miglioramento della “catena del valore” di settore, di modelli e mezzi per la valorizzazione dell’ambiente urbano, e per supportare l’avvio di imprese.

Giuseppe Olmeti, Segretario Generale di AEuCC, afferma: “Cerasmus+ è un progetto che ha davvero superato non solo le aspettative, ma anche i programmi che, assieme al lead partner, ci eravamo dati dall’inizio. Le risorse estremamente qualificate messe a disposizione dai partner si sono incontrate in uno spirito di amicizia, positività e professionalità, realizzando non solo gli obiettivi previsti dal progetto, ma ampliandoli via via con integrazioni e miglioramenti rispetto al programma originale, al punto che oggi un Cerasmus2 è non solo auspicabile ma quasi necessario”

Tutto il materiale prodotto dal progetto Cerasmus+ è disponibili online e può essere scaricato e utilizzato dalle parti interessate. Non vediamo l’ora di proporre il progetto Cerasmus2, al fine di continuare a ricercare e lavorare per il miglioramento del settore tradizionale dell’arte e della ceramica artigianale in Europa.