26/03/2018 – E’ ancora Matteo Cagnoni, il dermatologo accusato di aver ucciso nel settembre 2016 la moglie Giulia Balelstri, a parlare difronte ai giurati della Corte d’Assise e difronte al pubblico in sala. Questo pomeriggio l’imputato ha risposto alle domande dell’avvocato Giovanni Trombini, suo difensore. E al termine ha ribadito: “In tanti anni di matrimonio, non ho mai fatto nulla di male a Giulia. Lei non aveva motivo per avere paura di me. Non l’avrei mai toccata ne’ tantomeno uccisa””. Il contro esame della difesa è stato caratterizzato da una prima parte nella quale Cagnoni ha dato una serie di “spiegazioni” e precisazioni relative ad alcune “ombre” che vi erano nelle risposte date a domande fatte alla PM Cristina D’Aniello durante l’interrogatorio venerdi’. Poi Trombini ha chiesto all’imputato: “Com’era il suo rapporto con sua moglie?” E Cagnoni ha risposto: “Mi hanno descritto come possessivo, vendicativo, ossessivo,… nulla è vero. Abbiamo avuto un meraviglioso rapporto per anni, fino a quando non è iniziata ma crisi. Eravamo innamorati e mai ho manipolato Giulia… altrimenti saremmo ancora insieme. Mai l’ ho messa in cattiva luce difronte ai nostri figli, né le ho impedito di frequentare le sue amiche” ha assicurato l’imputato. “Anche dopo aver deciso di separaci tra di noi c’erano ancora situazioni giocose”. A questo punto Cagnoni ha ricordato l’ultimo bacio tra lui e la moglie, a fine estate a Marina Romea: “Dovevamo andare al mare e portai Giulia sulla canna della bici. Nel percorso ridemmo e scherzammo, a causa delle buche lungo il viale che attraversa la pineta, e alla fine lei mi diede un bacio. Ed io le dissi: “Mi mancherai”. E ancora oggi mi manca molto. La notte, quando dormo, mi capita di allungare la mano per cercarla, ma ora la mano cade nel vuoto.” “Io mai l’avrei toccata – ha ripetuto l’imputato- perché per me chi tocca una donna non è degno di esser considerato un uomo”.