Pro loco, visite guidate, giardini segreti, Sandro Bassi foto Stefano Tedioli

Sarà al sito archeologico di Rontana, sui Gessi di Brisighella, la prossima visita guidata Pro Loco Faenza, sabato 8 ottobre con partenza alle 14.30. 

Da quindici anni, infatti, l’Università di Bologna conduce ricerche, coordinate dall’archeologo Enrico Cirelli, a quello che è stato per oltre otto secoli uno dei più importanti castelli della collina romagnola. Le ricerche hanno messo in luce imponenti strutture militari – in precedenza ignote, o meglio, si conosceva solo il rudere di torrione con pianta ogivale tuttora semisepolto dalla vegetazione – e anche civili, per un totale stimato di circa un centinaio di residenti, più i soldati in numero variabile a seconda delle necessità.

Fra le strutture civili si vedranno i resti di due fornaci, una per vetri e l’altra per il pane, di una forgia per i metalli e di un’area pubblica a destinazione commerciale, Ancor più spettacolare, nella radura sommitale proprio sotto la Croce, il complesso trecentesco dei “pozzi alla veneziana”, costituito da due cisterne per la raccolta dell’acqua (da tetti e pavimenti) e da altre due per la depurazione del liquido tramite sabbia. Il tutto alimentava un pozzo centrale da cui si attingeva con secchi, o brocche (una ventina di queste ultime, manfrediane, in maiolica faentina del XV secolo, sono state recuperate e le cinque più integre sono oggi esposte all’interno della Rocca di Brisighella). Fra le strutture militari si vedranno i resti dei torrioni, in blocchi di gesso sagomati e con contrafforti successivi (fine ’400) in laterizio ed un muro in mattoni, magnificamente conservato, sempre della seconda metà del ’400.

La vita del castello di Rontana è durata per oltre otto secoli perché dalle prime attestazioni sicure (tombe dell’VIII secolo) è arrivata fino al 1591 con la distruzione operata dalle truppe mercenarie bolognesi e ferraresi al soldo del cardinal legato Rivarola, di Ravenna, poiché il luogo era divenuto «rifugio di briganti» (così riferiscono le cronache d’epoca, scritte ovviamente dai vincitori). 

Il sito è tuttora raggiungibile solo a piedi, con una camminata di circa 20-25 minuti (andata e ritorno) su sentieri, per cui si raccomanda abbigliamento comodo e pedule, o quantomeno scarpe da ginnastica.      

E’ richiesto un contributo destinato a fini culturali di 5 euro; 3 euro per i soci Pro Loco Faenza.

Ritrovo ore 14.30,  con mezzi propri, al parcheggio di centro commerciale in Via Canalgrande.

Prenotazione obbligatoria, posti limitati,  comportamenti adeguati alle normative di emergenza sanitaria.”