Ben dodici le visite guidate proposte da Pro Loco Faenza per tutti i sabati, di pomeriggio, da ottobre fino a Natale. Si partirà sabato 1 ottobre con «Romolo Liverani a Villa Rotonda» per ammirare la famosa residenza neoclassica di via Castel Raniero, soprattutto nei
seminterrati che conservano pareti meravigliosamente e illusionisticamente dipinte dal grande scenografo faentino.

«Liverani è scomparso esattamente centocinquant’anni fa – spiega Patrizia Capitanio, vicepresidente dell’associazione – dopo una vita interamente spesa per il teatro: morì in totale povertà perché gli importava l’arte molto più del denaro. Ci ha lasciato scenografie e disegni, ma anche decorazioni parietali come queste di Villa Rotonda che, come spesso nella sua opera, sono visionarie e risentono molto del clima romantico di metà ’800: paesaggi immaginari quindi, o meglio, trasfigurati, magari a partire da schizzi presi dal vero ma poi rielaborati in chiave teatrale, con il suo
occhio da scenografo».

La successiva uscita sarà la “gita dedicata ai Soci Pro Loco” e riguarderà la pianura lughese, fra santuari e oratori barocchi per finire con il millenario campanile di Santa Maria in Fabriago. Altre gite extraurbane riguarderanno il sito archeologico di Rontana, i colori
autunnali dei dintorni di Tebano e la fascinosa locanda di San Cristoforo con la vicina sorgente termale.

Pro Loco cercherà come sempre di approfondire ricorrenze, restauri e novità in corso. «Fra le ricorrenze ci sarà ancora una visita, stavolta urbana, sulle tracce di Romolo Liverani fra case private e luoghi misconosciuti della città. Fra i restauri ovviamente il Palazzo del
Podestà, che “abbineremo” alla residenza municipale per vederne i saloni di rappresentanza, certo, ma anche gli uffici che conservano decorazioni e opere d’arte. Si andrà poi al Campanile di Santa Maria Vecchia con un concerto dei campanari in collaborazione con l’Unione Campanari Bolognesi-gruppo di Faenza.

Infine due restauri che riguardano Felice Giani: al Gabinetto d’Astronomia in Palazzo Laderchi e alle tre bellissime sale di un palazzo di Corso Mazzini per la gentile cortesia
della proprietà. Infine cito la Pinacoteca con sorprese prelevate per l’occasione dai depositi e alcuni “giardini segreti” del centro storico nell’imminenza del Natale».

E’ richiesto un contributo destinato a fini culturali. Prenotazione obbligatoria, posti limitati.