Presentato in Procura a Ravenna, al Prefetto di Ravenna e ai Carabinieri Forestali l’esposto per la cassa di laminazione della Lotras in via Corgin. Dopo le analisi condotte privatamente, il gruppo di cittadini riuniti attorno alla formazione di Faenza eco-logica ha quindi depositato gli atti per chiedere ulteriori controlli sull’inquinamento del bacino accanto allo stabilimento Tampieri che ricevette le acque di spegnimento dell’incendio della Lotras:

“Da 3 anni qua si aspettano bonifiche e non si riescono a visionare i dati del reale inquinamento. Dove sarà sceso l’inquinamento e perché si aspetta ancora?
Abbiamo allegato all’esposto oltre a foto, dati delle analisi da noi commissionate, coordinate del prelievo, anche le denunce dei cittadini che negli anni passati sollecitavano interventi e denunciavano la morte degli animali, la mancata messa in sicurezza e bonifica” spiegano i coordinatori di Faenza Eco-logica.

Presentata anche una documentazione per testimoniare lo stato attuale del grande magazzino andato distrutto dal fuoco, definito “Un’eterna pozzanghera di acqua torbida, che viene e va. Così come le ceneri al vento. Uno dei tanti luoghi di nessuno, contaminati d’Italia.”