Fare leva sulla tradizione e la storia per costruire un futuro di successo, rinverdendo i fasti del passato. E’ il proposito che anima il nuovo consiglio direttivo del Circolo Tennis ‘Dario Zavaglia’ di Ravenna, insediatosi all’inizio del 2019 e che dopo i primi mesi di “rodaggio” si appresta ad affrontare la prima sfida sul piano organizzativo, vale a dire la Coppa delle Viole. Nella club house del circolo di via Marani è stata infatti presentata ufficialmente la 42esima edizione della competizione giovanile che nel periodo pasquale richiama in città centinaia di promesse del panorama nazionale: da giovedì 18 aprile un esercito di tennisti in erba si appresta dunque a ‘invadere’ pacificamente Ravenna, armati di racchetta e soprattutto di tanta determinazione per emergere sul campo, impegnati nei tabelloni delle categorie Under 10-12-14-16 maschili e femminili (le finali in calendario domenica 28).

“Vogliamo rilanciare questo torneo come pure l’attività del circolo, sia sociale che agonistica – ha sottolineato nel suo intervento il neo presidente Carlo Licciardi, padre di Pietro, tennista professionista – e non a caso torneremo a partecipare al campionato di D1 con l’ambizione di poter tornare in fretta a disputare competizioni nazionali. La Coppa delle Viole rappresenta il primo appuntamento di un nuovo ciclo, un torneo che è sempre stato il fiore all’occhiello del Circolo Tennis Zavaglia, conosciuto da tanti in Italia per questo appuntamento, che deve diventare dunque una sorta di pietra miliare. Così come nella nostra ‘vision’ di dirigenti una pietra miliare devono tornare ad essere tutti i soci, ai quali occorre dare i servizi che si aspettano con uno standard molto alto. In tal senso sarà necessario intervenire sulle strutture del circolo per adeguarle ai tempi. Nell’assumere questo incarico presidenziale ho voluto essere supportato da un squadra di persone con cui condividere questa avventura: da soli non si va da nessuna parte, perciò abbiamo creato un team, dividendoci compiti e responsabilità, per portare avanti la gestione del circolo. Il Circolo Tennis Dario Zavaglia ha un storia importante e vogliamo che torni di attualità. Proprio per questo a dirigere la scuola tennis, che conta oltre cento iscritti, abbiamo voluto un maestro apprezzato non solo a livello nazionale come Patricio Remondegui, affiancato da uno staff di professionisti, nella convinzione che i ragazzi di oggi saranno i soci di domani. In questo percorso abbiamo il supporto del Comune, che sta ascoltando le nostre istanze e vedremo come ciò si tradurrà in termini concreti. E per la Coppa delle Viole possiamo contare sul supporto di uno sponsor importante come la Fondazione Cassa di Risparmio Ravenna”.

“Come direttivo abbiamo posto una serie di priorità da affrontare nell’intento di riportare il Circolo Tennis Zavaglia a un ruolo di rilievo nella vita cittadina – ha aggiunto il vice presidente Alberto Zoli – Quindi occorre mettere mano all’impiantistica, un po’ vetusta, al rifacimento dei campi e delle luci perché vogliamo che la gente ricominci a frequentare numerosa il nostro circolo facendo sì che la struttura torni ad essere quella di una volta. Il presidente Licciardi, persona dal carattere forte, ci sta mettendo molto del suo, è l’uomo giusto al momento giusto, però lo sforzo di tutti noi è massimo dal punto di vista finanziario, organizzativo e logistico”.

A portare il saluto della Federazione Italiana Tennis è stato il delegato provinciale Davide Amadori. “Finalmente si respira aria di rinnovamento in questo circolo, che altrimenti stava un po’ morendo – ha ricordato Amadori, nel recente passato nello staff organizzativo del torneo – e quindi questo fa piacere anche alla dirigenza federale. Del resto, Ravenna ha sempre avuto una scuola tennis eccezionale, lo dimostrano nomi come Omar Urbinati, Andrea Gaudenzi, Pietro Licciardi, Enrico Dalla Valle e Michele Vianello, cresciuti proprio su questi campi. Sono sicuro che la nuova direzione del torneo saprà essere all’altezza della manifestazione, dando ulteriore impulso a un appuntamento diventato un classico del calendario”.

Un appuntamento imperdibile per chi ama il tennis giovanile e quindi scoprire i talenti del domani. Del resto, dal club ravennate di via Marani sono passati nelle varie edizioni tanti giocatori che poi sono diventati protagonisti del tennis azzurro, da Andrea Gaudenzi a Simone Bolelli o Flavia Pennetta solo per citare tre dei nomi più noti, in oltre quarant’anni di storia si sono visti all’opera tanti talenti e anche stavolta il copione promette di ripetersi considerando che la Coppa delle Viole rientra nella categoria Elite del Circuito Australian, quindi con punteggio doppio ai fini del ranking.

Tra gli attesi protagonisti, naturalmente, anche i giovani atleti del Circolo Tennis Zavaglia, quest’anno già partiti alla grande nei primi tornei stagionali, sia a livello nazionale che internazionale: in gara ci saranno i fratelli Carlo e Raymi Paci, Mattia Di Bari, Nicolò Satta, Rafael Capacci, Leone Spadoni, Pietro Bonivento. Luigi Valletta, Edoardo Lanza Cariccio e i gemelli Bezzi, limitandosi a ricordare le punte di diamante del sodalizio ravennate.

“Utilizzeremo per il torneo sei campi, tre coperti e tre outdoor dopo i danni provocati dal maltempo che ha abbattuto tre palloni pressostatici – ha spiegato Antonella Trenta, direttore del torneo – In questo incarico che ricopro per la prima volta potrò avvalermi dell’esperienza di Pasquale Di Bari e dei giudici arbitri Ottaviano Turci e Benito Danesi. Al momento le adesioni sono già 180, ma per iscriversi c’è tempo sino a martedì e quindi il numero salirà ancora, molto verosimilmente superando quota 250 partecipanti. Ci tengo a sottolineare che per ragazzi e ragazze iscritti al torneo e i loro familiari abbiamo attivato una speciale convenzione con il Museo Classis, inserendo così un elemento culturale a misura di giovane in questo appuntamento sportivo così da offrire un saggio delle bellezze della nostra città. E in questa occasione mi piace citare un brano di un’intervista di Simone Bolelli, che alla domanda su quale fosse il suo primo ricordo legato al tennis ha citato proprio la premiazione di una Coppa delle Viole under 12 in cui invitato a ricevere una targa aveva pensato a quella di un’automobile”.