Street Art a Castel Bolognese. Il progetto è definitivamente partito.

“Non viviamo in un paese degradato ma è vero che viviamo in una Castel Bolognese in cui abbiamo tutti la necessità di avere consapevolezza di sapere cosa è successo su questo fazzoletto di terra, di conoscere chi ha compiuto imprese rimaste nella storia e soprattutto perché” evidenzia Luca Selvatici, Assessore Attività e Beni Culturali, Turismo, Associazionismo, Informazione, Comunicazione, Trasparenza per il comune castellano.

“Il significato di “eccellenza”, forse abusato in questi ultimi anni, è un concetto relativo se si allarga lo sguardo e si cambia il punto di osservazione; restano però punti fermi, tutti i personaggi che hanno costruito un pezzo della storia che ci riguarda, che hanno cambiato le nostre strade, le relazioni oltre i confini, gli eventi che sono succeduti, i politici, gli sportivi, gli artisti, i musicisti, gli scrittori che hanno portato Castel Bolognese fuori dai confini della provincia, tutti quegli avvenimenti che ci hanno fatto arrivare fin qua, ora che noi stiamo cercando di fare la nostra parte.

Se è vero che nessuno è profeta in patria, abbiamo scelto di rompere lo schema, unire le arti, riportare a galla, avere quotidianamente sotto agli occhi le radici che ci contraddistinguono per ricordarci ogni giorno che perfino nelle nostre abitudini ci sono elementi riconducibili alla storia che è nata o che è passata o si è perfino fermata qui a Castel Bolognese.
Le persone, la storia di Castel Bolognese, hanno modificato il nostro quotidiano”.

E così nel 2020, il primo lavoro di arte urbana è stato realizzato da un artista castellano, Mondo Scara; ad ottobre 2020 poi Gabriele Rossi, studente di belle arti con diverse esperienze alle spalle, ha depositato il bozzetto migliore, secondo una commissione specializzata, per la contestualizzazione di un container al servizio dei fruitori degli orti sociali in un luogo a sua volta di aggregazione e socializzazione, realizzato nella primavera del 2021.

“Oggi arriviamo al terzo lavoro che l’amministrazione ha voluto realizzare: ricorre il centenario di Edmondo Fabbri, calciatore in grandi squadre di serie A e poi ct della nazionale maggiore, un concittadino illustre, con una storia importante e discussa tra alti e bassi, che merita un omaggio, un ricordo, soprattutto un tributo.

Ecco allora che con Chekos, artista pugliese di fama nazionale e internazionale, al campo “T. Bolognini”, sulla fiancata della tribuna e sul muro esterno, è stato realizzato un grande tributo a Edmondo Fabbri, il calciatore, il ct della nazionale, di un’epoca in cui il gioco del calcio sembrava più romantico e più impolverato di come ci appaia oggi. L’opera di Chekos è stata inaugurata sabato 11, con la presenza di Marino Bartoletti, Tiziano Zaccaria, Roberto Fabbri, Andrea Soglia e Stefano Martini,  che hanno raccontato di Edmondo Fabbri nel paese, in Italia e nel mondo, in occasione di una giornata dedicata allo Sport in Unione e ai 100 anni di Mundì.

Siamo all’inizio di un percorso che tributerà personaggi e storie sulle pareti castellane”.

Entro la fine dell’anno saranno realizzati i primi cinque lavori sulle pareti dei garage comunali di via Canale, grazie ad una graduatoria stilata da una apposita commissione competente; circa una decina le proposte ricevute da artisti e da studenti, castellani e non.

“Siamo inoltre in attesa di valutare il lavoro che tributeremo ad Armando Borghi, nel passaggio tra via Ginnasi e piazza Borghi, un altro tributo a un pezzo di storia castellana nel mondo. Al lavoro già per l’ampliamento delle opere nel 2022, l’obiettivo è quello di avere la storia sui nostri muri ed entro qualche anno, poterla inserire in nuovi percorsi ciclopedonali”.