Arrivano 130 milioni di euro per il Porto di Ravenna. Sono queste, infatti, le risorse inserite nel fondo complementare del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che permetteranno di rendere l’infrastruttura sempre più competitiva per il trasporto merci e passeggeri. In particolare, con questi fondi si potrà procedere alla seconda fase di lavori tra cui quelli per consentire l’ingresso alle grosse navi container.

Un risultato ottenuto grazie all’impegno della Regione che, seguendo le indicazioni dell’Europa, ha fin da subito puntato sul potenziamento della multi-modalità basata su ferrovie, vie navigabili interne e infrastrutture marittime.

Una vera e propria ristrutturazione logistica che interesserà, quindi, non solo il Porto ma anche la rete ferroviaria e stradale della Romagna e che avrà notevoli ripercussioni sullo sviluppo futuro del turismo e della movimentazione merci di tutta la regione.

“Abbiamo ottenuto un risultato importante- afferma l’assessore regionale a Infrastrutture, Turismo e Commercio, Andrea Corsini– insieme al riconoscimento della sostenibilità e della lungimiranza della nostra strategia e del buon lavoro di squadra fatto coi territori. Con questi fondi, che si sommano agli 85 milioni già stanziati di cui 30 milioni per l’elettrificazione delle banchine, il cosiddetto cold ironing sistema che permette di alimentare le navi con corrente elettrica fornita da terra riducendo così le emissioni in porto, potremo finalmente procedere coi cantieri nel secondo tratto per consentire l’ingresso alle navi di grossa stazza e rendere così il Porto di Ravenna uno degli snodi centrali europei più efficienti e moderni”.

“Inoltre- prosegue l’assessore- grazie all’accordo tra Regione e Rete ferroviaria italiana (Rfi) e allo stanziamento di quasi 74 milioni di euro da parte di Rfi, uno degli investimenti più consistenti tra gli scali marittimi, realizzeremo interventi strategici come il prolungamento della dorsale ferroviaria di collegamento tra la stazione al nuovo terminal container e le nuove stazioni merci a sinistra e destra del canale Candiano, dando finalmente l’addio allo scalo merci in area urbana”.

“Interventi che, insieme ai lavori per la nuova stazione marittima per le crociere e utilizzando sinergicamente le migliori competenze tra pubblico e privato- sottolinea Corsini– potranno impattare nei prossimi anni in modo sostanziale su settori, come il turismo e la logistica, fondamentali per la ripartenza”.

Il piano strategico che riguarda il Porto di Ravenna sarà anche fulcro della zona logistica semplificata “ZLS Emilia-Romagna”, un progetto per la movimentazione delle merci che coinvolge 9 nodi intermodali da Ravenna a Piacenza, aree produttive, province e Comuni della regione e che metterà in relazione infrastrutture viarie e ferroviarie e aree produttive commerciali con il porto e sarà fondamentale per dare impulso all’economia regionale, con crescita di investimenti e nuove imprese.

Per quanto riguarda la rete viaria, non solo a servizio del nuovo hub portuale, la Regione ha lavorato per ottenere il reperimento da parte di Anas, nell’ambito degli investimenti per manutenzione straordinaria previsti nel Contratto di Programma 2016-2020, di 70 milioni di euro per la riqualificazione della tangenziale di Ravenna. Sul progetto è stato già avviato lo screening del ministero dell’Ambiente e si prevede l’avvio di un primo lotto entro la fine del 2021.

Inoltre, la Regione, con Anas, Provincia e Comune di Ravenna, ha stipulato una convenzione per le attività di progettazione dell’adeguamento della strada 16 Adriatica fra l’intersezione con la statale 3 bis Tiberina e la 67 Ravegnana. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’opera, valutabile in 55 mila euro, sarà predisposto dalla Provincia con la partecipazione finanziaria della Regione per 50 mila euro, mentre le attività di progettazione definitiva ed esecutiva dell’intervento, saranno a carico di Anas.

Per quel che riguarda poi la riqualificazione della strada 67 Ravegnana da Classe al Porto, l’intervento è previsto nel contratto di programma Anas 2016-2020 con finanziamento di 20 milioni di euro, che su proposta della Regione è stato reperito sul Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020.

“Restano però ancora aperte due questioni importanti per la Romagna- chiude Corsini– la E 45 e la Marecchiese. Per la prima abbiamo fatto uno stanziamento straordinario di risorse pari a oltre 700mila euro a sostegno degli imprenditori danneggiati dalla chiusura della strada per le lesioni al viadotto Puleto nel versante toscano e per la seconda ho già convocato la Provincia di Rimini e sindaci del territorio. Abbiamo bisogno però che Anas proceda coi lavori e, quindi, che il Ministero si attivi velocemente per risolvere queste due situazioni non più procrastinabili”.