Nell’ambito dell’attività di contrasto ai numerosi episodi di imbrattamento che, nella provincia di Ravenna, hanno riguardato anche diversi centri vaccinali, riconducibili alla mobilitazione a carattere nazionale contro le misure di contenimento della pandemia adottate dal Governo, la Polizia di Stato ha denunciato una coppia di origine bolognese che, tra il mese di dicembre 2021 e gennaio 2022, ha realizzato numerose scritte murarie, in particolare nel lughese.

L’attività investigativa posta in essere dagli Agenti della D.I.G.O.S. e del Commissariato di P.S: di Lugo, coordinata dal Sost. Proc. Dr.ssa Cristina D’Aniello, ha permesso di individuare i due autori dei numerosi imbrattamenti grazie all’analisi dei vari impianti di videosorveglianza presenti sul territorio, ricostruendo nel dettaglio i raid notturni, durante i quali venivano accuratamente scelti i target su cui vergare i propri messaggi ‘NO VAX’, selezionando quelli ad alto contenuto simbolico (come gli hub vaccinali) e quelli ubicati in punti caratterizzati da un’elevata visibilità. Si è inoltre appurato che nel corso di una stessa serata venivano effettuate più scritte, fino a notte inoltrata, utilizzando vernice spray di colore rosso, e firmando gli imbrattamenti con il logo “ViVi”.

Nel medesimo contesto operativo, è stata sequestrata presso l’abitazione dei due ‘imbrattatori seriali’ un’ingente quantità di materiale informativo, tra cui centinaia di volantini e adesivi di propaganda “No Vax”, oltre ad alcuni dispositivi informatici, che verranno successivamente sottoposti all’analisi di competenza della Polizia Postale.