Seguendo l’esempio del Ministero dell’Ambiente, i consiglieri Marco Maiolini e Emanuele Panizza del gruppo Misto presenteranno al prossimo consiglio comunale una mozione per chiedere la rimozione degli oggetti monouso in plastica, come ad esempio i bicchierini dei distributori d’acqua, dagli uffici Comunali, facendo poi partire una campagna di sensibilizzazione rivolta a scuole, mense, ristoranti, uffici e altre realtà lavorative e della nostra città.

“Premesso che:

• Il Ministro dell’Ambiente, Generale Sergio Costa, ha lanciato la proposta “Plastic Free Challenge” ponendo come primo obiettivo quello di liberare dalla plastica il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, partendo dagli articoli monouso, chiedendo in seguito agli altri Ministeri e a tutte le istituzioni, le Regioni, le Provincie, le Città Metropolitane, i Comuni e tutti gli enti pubblici, di prendere in considerazione l’iniziativa

• Con questa iniziativa fondamentale, il Ministero chiede a tutti i cittadini di attivarsi concretamente per questo Paese, e per l’ambiente mondiale al fine di liberarlo dall’utilizzo sproporzionato e inutile della plastica usa e getta.

Considerato che:

• La direttiva 2008/98/CE, recepita dallo Stato Italiano con il d.lgs. 205/2010, che integra e modifica il d.lgs. 152/2006 (cd. Codice dell’Ambiente), individua le fasi della gestione dei rifiuti secondo le seguenti priorità: – prevenzione; – preparazione per il riutilizzo; – riciclaggio (recupero di materia); – recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia – smaltimento;

• i problemi legati alla corretta gestione della plastica sono molteplici, a partire dal packaging del prodotto: imballaggi eccessivi, molteplici tipologie di plastica usate e packaging misti (es. tetrapack e plastica o poliaccoppiati) difficilmente separabili in maniera casalinga;

• Separare e riciclare il packaging misto sopradescritto, richiede una impiantistica adeguata che permetta di recuperare anche le plastiche dure, ovvero il cosiddetto “plasmix”;

• la plastica che non viene riciclata, seppur raccolta separatamente, viene destinata in discarica o incenerita. La stessa sorte tocca a quella plastica che viene gettata nei rifiuti indifferenziati;

• oltre al problema della plastica negli oceani, per cui circa 100 mila esemplari marini muoiono ogni anno, oggi, in Italia, si inizia a studiare il fenomeno delle microplastiche nel sistema acquifero superficiale, mari, laghi e corsi d’acqua.

Valutato che:

• la Commissione europea ha recentemente emanato una serie di disposizioni per mettere al bando la plastica monouso;

• secondo quanto reso noto dalla Commissione, l’attenzione si è focalizzata su 10 prodotti di plastica monouso e sugli attrezzi da pesca che, insieme, rappresentano il 70% dei rifiuti marini in Europa. Le nuove regole prevedono il divieto di commercializzare alcuni prodotti di plastica, la riduzione del consumo, obblighi per i produttori, nuovi obiettivi di raccolta, prescrizioni riguardanti l’etichettatura e misure di sensibilizzazione nei confronti dei consumatori;

• Anche l’Ufficio di Presidenza del Parlamento europeo ha deciso di mettere al bando, a partire dalla prossima legislatura (giugno 2019) le bottigliette di plastica dagli edifici dell’Europarlamento di Bruxelles e Strasburgo;

• diversi enti locali e regionali tra cui il Consiglio regionale del Piemonte, il comune di Orvieto, Aosta, Senago, ed altri hanno recentemente deciso di aderire al “Plastic Free Challenge”, con una prima ricognizione degli interventi necessari ad eliminare la plastica monouso;

Tenendo inoltre conto che:

  • Il Comune di Ravenna, con l’istallazione del potabilizzatore nella residenza municipale, ha già dimostrato di essere sensibile alla problematica derivante dal’ sovrautilizzo della plastica e considerando che l’esempio, più delle parole, è il metodo più efficace per convincere i cittadini sull’importanza di utilizzare meno questo prodotto,

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta:

1. ad aderire alla campagna “Plastic Free Challenge” lanciata dal Ministro dell’Ambiente;

2. a predisporre ogni azione necessaria affinché nelle sedi Comunali e di competenza, vengano eliminati tutti gli articoli in plastica monouso, con particolare riguardo a quelli legati alla vendita (diretta o per mezzo di distributori automatici) ed alla somministrazione di cibi e bevande. Un percorso con obiettivi precisi individuati, monitorati e relazionati per ogni anno, al fine di ridurne al minimo l’utilizzo sino alla completa eliminazione della plastica all’interno dell’Istituzione del Comune

3. a promuovere una campagna di informazione e di sensibilizzazione per tutti i dipendenti del Comune di Ravenna, nelle scuole ed alle aziende/cooperative in relazione ad appalti di servizi socio-sanitari stipulati con l’amministrazione comunale legate all’ assistenza alle persone ove risieda somministrazione di cibi e bevande diretta o indiretta.

4. di sensibilizzare anche mense e ristoranti privati, come già richiesto da un ODG proposto nel 2012 dagli allora consiglieri Elisa Renda (Movimento 5 stelle) e Antonio Zampiga (Pd), e approvato dal CC, affinché “gli esercizi che somministrano alimenti e bevande, siano invitati a proporre ai propri clienti anche la possibilità di bere acqua pubblica, spillata direttamente dal rubinetto o “trattata” in loco”

Per limitare al massimo l’utilizzo di bottiglie di plastica contenenti acqua minerale”.