Sollecitare il ministero della Salute, quelli competenti e la Conferenza delle Regioni per fornire chiarimenti “al settore dei servizi alla persona e al benessere, in merito all’applicazione delle norme per poter svolgere la propria attività in sicurezza e sull’aggiornamento delle relative linee guida anti Covid”.

La richiesta è della consigliera Giulia Pigoni (Lista Bonaccini) durante il question time in cui ha chiesto perché il decreto legge del governo del 24 marzo scorso “non chiarisca se, a decorrere dal 1° aprile, cessino di avere efficacia le attuali linee guida per la ripresa delle attività, fra le quali quelle contenenti le misure di sicurezza specifiche per il contrasto al Covid1 previste per i servizi alla persona e al benessere”.

A Pigoni ha risposto il sottosegretario alla presidenza della Giunta, Davide Baruffi,  spiegando che “il Ministero in alcuni casi chiede il parere, in altri un’intesa. L’ordinanza che vale dal 1° aprile al 31 dicembre stabilisce linee guida che prevedono per tutte le attività norme specifiche. E fra queste rientrano, fra gli altri, servizi alla persona, ristorazione, piscine, commercio, musei, circoli sociali e ricreativi, fieri, sagre e fiere locali, discoteche. Questo atto innova le linee guida. Sarà mia premura trasmetterle questa nuova ordinanza”.

Pigoni aveva scritto che le associazioni di categoria “consigliano alle imprese di continuare ad applicare in via prudenziale le linee guida dello scorso 2 dicembre 2021”. Il nuovo decreto, dal 1° aprile, prevede “che il ministro della Salute può adottare e aggiornare le linee guida e i protocolli per lo svolgimento in sicurezza dei servizi e delle attività economiche, produttive e sociali con propria ordinanza”. Dalle imprese, però, conclude la consigliera, arrivano richieste di chiarimenti per poter svolgere l’attività in sicurezza sulle norme da adottare fra cui: distanziamento di almeno un metro tra le postazioni di lavoro, igienizzazione delle mani, assicurare pulizia e disinfezione, utilizzo della mascherina.