Stalking, lesioni aggravate, violazione di domicilio. E poi ancora minacce di morte, pedinamenti, una gelosia ossessiva e possessiva. A Faenza 32enne di origini marocchine è stato arrestato dalla Polizia di Stato e, dopo l’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari, condotto in carcere a Modena dopo aver perseguitato per mesi la ex compagna.
La notizia appare oggi su Il Resto del Carlino e sul Corriere di Romagna. La lunga lista di episodi di violenza comincia ad inizio anno, quando la relazione fra i due si interrompe. L’uomo inizia nei confronti della donna una serie di persecuzioni che si intensificano con l’arrivo dell’estate. Pedina l’ex compagna, obbligandola persino a farsi accompagnare fino a Rimini, più volte le si presenta alla porta di casa, anche ubriaco. Di fronte ad una porta chiusa si arrampica sul davanzale ed entra nell’abitazione della ex obbligandola a dormire insieme. E poi due minacce ben distinte. La prima di sfregiare il volto della ragazza per lasciarle un ricordo. La seconda, di ucciderla, nel caso una sua denuncia l’avesse condotto in carcere.
La donna però non si è lasciata intimidire e a maggio ha denunciato l’uomo, arrestato poi dagli agenti del Commissariato di Faenza dopo l’ennesima persecuzione. Il 12 agosto scorso l’uomo, ubriaco, si è nuovamente presentato a casa della donna e ha iniziato a bussare rumorosamente alla porta. Dopo essere riuscito ad entrare, ha iniziato a picchiare la propria vittima, sequestrandole il telefono. È stato un vicino di casa ad allertare la centrale operativa. La volante ha raggiunto l’abitazione e sorpreso il 32enne poco distante, mentre si stava allontanando. La ex compagna è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso.