“La minoranza si ostina a vedere fantasmi là dove non ci sono: ansia e preoccupazioni animano la minoranza ravennate in Consiglio Comunale su una sperata ed infondata spaccatura nella coalizione che sostiene il Sindaco Michele De Pascale.

Questi fantasmi sono disattenzioni, volontarie o non volontarie, della minoranza che fatica a capire ciò che significa coerenza politica: non è una novità la nostra posizione sulla questione trivelle in Adriatico, questi valori erano con noi sin dalle elezioni nazionali, passando a quelle europee, regionali ed infine le nostre comunali qui a Ravenna.

Il ” no alla mozione ” non è un voto contrario a qualcuno, bensì una riproposizione dei valori che il Movimento 5 stelle incarna sin dagli albori, dissipiamo quindi ogni ansia precisando che sarebbe opportuno guardare prima “in casa propria e poi fuori”.

Non possiamo certo aspettarci dalla minoranza che capisca cosa significhi essere uniti, o coerenti a sé stessi, unendo le forze per la città, visto che in campagna elettorale anziché unirsi e proporre un solo candidato sindaco decisero di proporne addirittura quattro.

Se seguissimo la logica della minoranza, dove un voto contrario fa sciogliere una coalizione allora dovremmo vedere tutta la minoranza unirsi alla maggioranza poiché ha approvato la medesima mozione.

La visione proposta dalla minoranza rispecchia la loro natura divisiva: coalizione non vuol dire pensiero unico e visione monocromatica, altrimenti saremmo tutti sotto lo stesso simbolo con un partito unico.

Per il MoVimento 5 Stelle, Il simbolo della diversità si chiama democrazia.

Lasciamo lontani i cattivi auspici della minoranza, assieme a certe illazioni e fantasmi che adombrano spaccature ma che fondamentalmente, ad ora, rimangono solo frutto di leggende.”